Recensione - In-moral, di Naike Ror

by - settembre 21, 2019


 Era da un pò che tra le mie letture non compariva il suo nome. E dopo qualche romance M/F più o meno azzeccato, mi era tornata la voglia di un buon M/M. Non ne ho letti molti, è un genere che fa ancora parlae di sé e che non disdegno, se ben scritto. Perciò, tra i tanti libri da leggere, ho scelto lui: In-Moral, di Naike Ror, che incontrerò (ancora, perché lo scorso Rare e Torino non mi sono bastati) tra poche settimane al Rare di Roma 2019. 





Titolo: In-Moral 
Autore: Naike Ror 
Serie: Rude, spin-off 3.6
Genere: M/M
Casa editrice: Self publishing 
Data di uscita: 31 luglio 2019


TRAMA  


Testardi
Combattivi
Ostinati
Matthew Carter, lo scout di cheerleaders e Kay Morgan, il vicepresidente dei Miami Dolphins, vivono esistenze agli antipodi, anche se ad accomunarli c’è la tenacia con cui si fanno la guerra.
Ma se dietro a ogni sgambetto ci fosse qualcosa di diverso rispetto alla morbosa competitività?
Se nascosto sotto l’ennesimo placcaggio ci fosse la rivalsa di sentimenti insabbiati?


Kay

“Erano stati pensieri disonesti, depravati, immorali?
Però me ne fregavo perché quella era la mia dannata orchestra, quello era il mio teatro e quella era la mia platea; se avessi voluto inserire un assolo di chitarra nel bel mezzo di una Turandot, giusto per scandalizzare e prendermi qualche soddisfazione personale, lo avrei fatto senza esitare.
E si fottesse l’etica sul posto di lavoro.”


Matthew

“Kay Morgan aveva toccato tasti senza mai avermi sfiorato, aveva rimesso nel mio stomaco almeno quattro farfalle sgraziate, ma svolazzanti.
Qualcosa di così diverso poteva essere così semplice?
Qualcosa di così inaspettato poteva essere così limpido?
Qualcosa di così immorale poteva essere così giusto?”



Due personalità molto forti quelle di Kay e Matthew. Il primo, vice presidente dei Dolphins, naviga nell'oro e con il contro in banca a sei zeri ci è, in pratica, cresciuto. Il secondo, orfano di entrambi i genitori, ha un bel peso sulle spalle: tre fratelli più piccoli, e una sorella invadente.


Vivere in solitaria non era mai stato un mio problema; 
finché non avevo conosciuto Matthew.


Kay Morgan, da tutti chiamato Boss, vive per il lavoro. Dopo la fine della sua relazione di lunga data con Clay, nessuno è mai stato capace di fargli battere ancora il cuore. Fino a che nel suo raggio non è entrato Matthew Carter. Talent scout, sempre alla ricerca di nuove cheerleaders, Matthew è un uomo responsabile e dedito alla sua famiglia. La sua situazione lo spinge a mettere i suoi fratelli sempre al primo posto, e a soli trent'anni si trova ad essere padre, madre, fratello, confidente e amico. Il lavoro lo massacra, il suo capo, pure. Se tutti lo amano, Matthew Carter è arrivato ad odiare Kay Morgan.

Il fatto di scoprire che Kay fosse omosessuale ha spinto Mattherw a guardarsi non solo attorno, ma anche dentro: poco alla volta aveva ben compreso come fosse elettrica l'aria quando erano l'uno al fianco dell'altro. Ma lui, etero da sempre, non aveva mai pensato che forse era più attratto dagli uomini di quanto non lo fosse dalle donne. Un bacio appena accennato gli ha fatto battere forte il cuore, causandogli sudori freddi, e da li è iniziata la corsa verso la confusione.
Era davvero omosessuale? Perché Kay gli scatenava quelle emozioni? Perché non era strano perdersi tra le sue braccia? Perché era così facile odiarlo, e allo stesso tempo amarlo?


Non fu un bacio passionale né un bacio di circostanza.
Quella era stata la prima volta che lo baciai per esigenza.


Non sarà facile per nessuno dei due, preda e predatore, comprendere le emozioni che animano i loro cuori. Kay è determinato, vuole Matthew ad ogni costo e non si farà nessuno scrupolo. Lo ha voluto dal primo momento in cui l'ha visto, e non sarà un ex fidanzato - ormai amico - a intralciare la sua strada.
Per Matthew la questione è più complessa, perché dietro all'insicurezza e all'incertezza di questa sua nuova natura, c'è una gelosia morbosa. Perché Clay è sempre in mezzo? Perché ogni cosa in casa di Kay grida il nome del suo ex fidanzato?
Sarà possibile per loro avere una storia nonostante il loro lavoro fianco a fianco? E cosa succederà quando e se capiterà che si lasceranno? Questa sono solo alcune delle domande che bloccheranno Matthew, sommate alla costante assenza di Kay per via del suo lavoro - altro punto che spesso li fa scontrare.
La partita per loro è sempre aperta: non ci sono vinti, solo vincitori, ma si sa, arrivare alla cima per godere del paesaggio e tirare un sospiro di sollievo consta di molta fatica. Solo chi ci crede davvero raggiungerà la meta.


Mi soffermai qualche istante a guardarlo e mi ritrovai a sorridere: 
lo avevo scrutato, studiato e desiderato per anni e in quel momento era lì con me, per me.
Avevo imboccato un lastricato sentiero pieno di buche per riuscire 
a creare quel noi e non mi sarei di certo tirato indietro.


Come dicevo, sentivo la necessità di lasciare le storie M/F per immergermi in un M/M che mi distraesse. E questo libro ci è riuscito alla grande! Le pagine scorrono veloci, le emozioni salgono al cuore e allo stomaco. 
Per essere un primo esperimento del genere l'autrice è stata super, soprattutto per essere andata  controcorrente rispetto molte storie che si leggono al giorno d’oggi che nascono crescono e muoiono tra le lenzuola. Ha fatto capire benissimo come la conquista ma soprattutto la fiducia, i sentimenti veri, siano la parte fondamentale di un rapporto. E soprattutto, ho amato questo lato raccontato per un amore omosessuale. È vero che stupidamente si cade nel concetto di “effeminato” quando si pensa a una coppia gay, e Naike con il tuo romanzo ha distrutto un pochino questo muro di ignoranza. Ho adorato Matthew, tantissimo, forse perché alle spalle ho la stessa grande responsabilità, ma è stato facile comprenderlo. Sostenerlo. Aiutarlo a credere in quell’amore che non immaginava possibile. Ed è stato allo stesso tempo meraviglioso vedere Kay perdere la testa ma non perdere mai il cuore. La sua conquista costante l’ho percepita anche nell’epilogo: un finale non finale che mostra come sia meraviglioso non smettere di inseguirsi, solo per finire ad abbracciarsi. 


Ero un cazzo di idiota che non riusciva più a gestire i propri sentimenti, 
perché il mio cassetto non era più pieno di sogni e speranze, 
ma pieno di emozioni che volevo rivivere con lui.


Sandy 

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1 Comments

  1. Oh piccola Sandy....
    La tua recensione è meravigliosamente conforme a tutti i miei pensieri che mi frullano in testa da quando ho lasciato l'ultima pagina di questo libro. Conosco quest'autrice per via di altri suoi scritti, in questo è stata veramente brava, il rapporto fra i due protagonisti che vivono in due mondi quasi paralleli,li accomuna solamente il mondo del lavoro, assai stimolante la loro tenacia di stare lì a combattere per vedere chi prevarrà sull'altro, e qualcosa che ti coinvolge il modo in cui il Boss riesce a raggiungere l'obiettivo che si è prefissato dal momento in cui i suoi occhi si sono posati su Matthew Carter. È coinvolgente non ostenta mai la sua ricchezza ma solo il suo patrimonio intellettivo e il cuore generoso pronto a scendere in campo per aiutare ma non prevaricare, il finale che tende a sottolineare quanto il loro rapporto sia maturato,sia diventato profondo ci lascia un po' insoddisfatte

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