WAITING FOR RARE 2018: Recensione "La moglie del mercoledì", di Catherine Bybee
Nuova lettura in vista del Rare di Roma del 23 giugno! Stavolta vi parlo di un libro di qualche anno fa, che non avevo mai letto, dal titolo "La moglie del mercoledì", di Catherine Bybee ed edito Leggereditore.
Titolo: La moglie del mercoledì
Autore: Catherine Bybee
Serie: The weekday brides #1
Casa editrice: Leggereditore
Data: 5 maggio 2016
Genere: Contemporary romance
Il mio giudizio: 💓💓💓💓
Blake Harrison è nobile, ricco, affascinante. E cerca moglie. Deve assolutamente trovarla entro una settimana, prima del suo trentacinquesimo compleanno, perché solo così potrà ereditare l’immenso patrimonio di suo padre. Quando decide di rivolgersi a un’agenzia matrimoniale, non immagina che di tutte le donne che le vengono proposte, quella che lo colpirà sarà proprio la titolare dell’agenzia, Samantha Elliot. Sam è una donna piuttosto sola, con un passato difficile alle spalle: della sua famiglia, un tempo tra le più in vista d’America, le rimane solo la sorella minore Jordan, gravemente malata. Così, quando Black le propone un contratto milionario che la impegna a essere sua moglie per un anno, decide di accettare, perché solo con quel denaro potrebbe far fronte alle spese per le cure di Jordan. Eppure, quello che nasce come un patto cinico e interessato dà vita in poco tempo a un’inaspettata complicità e si trasforma in qualcosa che va oltre la semplice attrazione fisica. Ma il tempo a loro disposizione sta per scadere, a meno che il destino non decida ancora una volta di stravolgere il corso delle loro esistenze...
«Questo è l’inizio di un’avventura meravigliosa.»
Storia vista e rivista in tutte le salse. Eppure questa mi ha piacevolmente coinvolta.
Blake Harrison, alla soglia dei trentasei anni, ha solo una cosa da fare: sposarsi per ottenere l’eredità del padre. Lui, che si giostra tra Vanessa e Jaqueline, le sue amanti in diversi continenti. Intraprendere una relazione stabile e duratura, seppur per un solo anno, è una cosa a cui Blake non ha mai pensato. Decide perciò di affidarsi a Sam Elliott e alla sua agenzia che è specializzata nell'accoppiare uomini e donne per mero scopo contrattuale. Sam, che non è (come credeva Blake) un uomo sulla sessantina stempiato e con i capelli bianchi, ma una bellissima donna in carriera, apparentemente distaccata e forse un po’ scorbutica, ma molto molto empatica e professionale. D’altronde, è il suo mestiere. Mai si sarebbe aspettata, dopo aver sottoposto a Blake una lista di candidate, di essere lei la sua scelta. Ma circostanze economiche dovute al passato burrascoso del padre la spingono, per il bene della sorella, ad accettare. Si ritroverà presto in volo per Las Vegas, e un matrimonio lampo la decreta Mrs Harrison, Duchessa di Albany. Un rapporto, il loro, basato su onestà e rispetto, che non prevede alcun coinvolgimento amoroso, nonostante l’attrazione fisica tra i due sia molto palpabile.
«Ho... ho deciso di essere una mercenaria, non una masochista.»
Blake le leccò il retro dell’orecchio.
«Mio dio, fallo ancora.»
Chiedere a Samantha di intraprendere una relazione, consci entrambi del fatto che di lì ad un anno le cose sarebbero terminate è difficile per Blake, soprattutto se il rispetto e l’onestà diventano affetto e poco alla volta amore. Vivere con Sam, sentirla vicino nonostante impegni lavorativi li tengano distanti è qualcosa alla quale Blake non vuole più rinunciare. Soprattutto se qualcuno minaccia il loro rapporto. Proteggere Samantha è la principale priorità di Blake, l’eredità passa quasi in secondo piano. Ma Mr Harrison senior, aveva previsto che Blake si sarebbe sposato solo con l’intento di accaparrarsi il titolo nobiliare: una piccola postilla del contratto pretende però che, oltre al titolo di duca, prenda un titolo molto più importante: quello di papà. Cosa ne penserà Samantha?
«Baciarti è la parte più semplice» disse, di fronte alle sue labbra aperte.
«È staccarsi che è difficile.»
Frizzante e divertente, questa lettura mi è davvero piaciuta! E' una storia che si è già letta, identica a molte altre (per chi ha letto "Contratto Indecente" di Jennifer Probst sa di che cosa parlo) ma questo mi è piaciuto tanto. Mi preme fare un piccolo paragone Dove nel libro della Probst l'odio e il disprezzo dei due personaggi (l'uno nei confronti dell'altro) mi ha rovinato la lettura, qui di odio non ne esiste traccia.
Il rapporto contrattuale che nasce tra Blake e Samantha è fondato sul rispetto e sull'onestà. Sono trasparenti l'uno con l'altro, sono due anime che si sono trovate senza saperlo, e che hanno imparato a conoscersi ed ad amarsi, vivendosi.
Non ci sono sotterfugi tra di loro, ma una lotta comune contro "il nemico". Molto consigliato, perché breve e ironico e molto molto romantico. La cinica Samantha ha riscoperto l'amore grazie ad un Blake tenero, dolce e molto romantico, anche se dai primi capitoli l'impressione non era esattamente questa. Si mostra burbero e poco incline alle relazioni stabili, ma nella sua vita non era ancora arrivata Sam, con la sua empatia e la sua raffinatezza, la sua storia passata, le sue paure e le sue insicurezze, e soprattutto il suo bisogno di sentirsi amata per quello che è, e non per quello che ha.
A volte, come in quel momento in cui lui le sorrideva invitandola a seguirlo nel suo viaggio, Samantha sentiva che il loro matrimonio era qualcosa di più di un semplice pezzo di carta, più di un contratto voluto da entrambi. Il modo in cui Blake faceva l’amore con lei, il modo in cui la stringeva, anche quando erano troppo stanchi per fare qualsiasi altra cosa, le riempiva il cuore ogni giorno di più.
Sandy
0 Comments