RECENSIONE IN ANTEPRIMA - King, di Jenny Anastan

by - aprile 16, 2018

Jenny Anastan torna con un nuovo romanzo. Il calcio è una sua grande passione, che è riuscita a trasportare in una storia che vi terrà incollati alle pagine. Esce oggi, solo su Amazon e il mio consiglio è quello di perdervi tra le sue parole. 







Titolo: King
Autore: Jenny Anastan
Serie: Autoconclusivo
Genere: Contemporary/sport romance
Casa Editrice: Self publishing
 Data di uscita: 16 Aprile 2018
Il mio giudizio: 💓💓💓💓



Assist. Tiro. Goal. Palla al centro.


La vita di Alexander King è tutta qui, perlomeno adesso. Il suo mondo è andato in frantumi da poco tempo e, nonostante il successo, vive ogni giorno con un unico obiettivo: essere un bravo papà e giocare al meglio delle proprie possibilità. Non può, non deve lasciare spazio a nessun altro sentimento. Eppure, il destino non sempre tiene conto dei buoni propositi. Thea, la nuova e bizzarra tata di Sophie, scatena in King uno sconvolgimento destabilizzante, tanto da incrinare del tutto le sue certezze. 

Ma è possibile ricominciare a sperare? 
Alexander è pronto a fidarsi di nuovo? 
E se il passato tornasse, presentando conti troppo alti? 
Novanta minuti di gioco a volte sono sufficienti per portare a casa una partita, ma spesso si rischia tutto ai rigori. E quelli fanno male, un male terribile se non si è preparati.





Jenny è tornata, stavolta abbandonando le vesti di scrittrice di libri dalle “seconde possibilità”, deliziandoci di un romanzo da cardiopalma. Proprio come una partita di Pallavolo. O di calcio. Insomma, ad ognuno il suo sport. Ma qui si parla di Alexander King, campione di calcio inglese, approdato nel nuovo mondo per concedersi una vita lontana dai tabloid e dai paparazzi. La figlia Sophie, nata dal matrimonio con Caroline, è tutto il suo mondo, e niente, nemmeno suo scatto rubatole al parco, deve impedirle di vivere una vita normale, come qualunque bambino della sua età. Trasferirsi a New York è la migliore soluzione che un padre ansioso e abbandonato è riuscito a trovare. Carolina infatti, ha deciso di dedicarsi alla carriera, lasciandosi alle spalle un marito, una figlia, una famiglia.
Negli Stati Uniti il calcio è forse uno degli ultimi sport di cui si è soliti parlare, lasciando spazio ai più noti baseball, football e basket. Una buona paga, un appartamento super lussuoso e la lontananza dal mondo mediatico sono gli incentivi giusti per convincere Alex a darsi una seconda possibilità. Sophie, luce dei suoi occhi, è il dono più raro e prezioso che la vita gli abbia concesso: avrebbe perfino messo le scarpette al chiodo per lei, ora che si ritrova solo a crescerla.


Guardava la figlia come se al mondo non ci fosse altro.
Pensai che ogni bambina meritasse uno sguardo del genere.


Thea è quanto più lontana ad una tifosa di calcio che si possa immaginare. Scaramantica quando si tratta di guardare il Super Bowl, ma di calcio proprio zero, non se ne intende proprio. È buffa e sarcastica, però ha le referenze perfette per fare da tata a Sophie, la stessa bambina che qualche giorno prima le era andata addosso mentre pattinava a Rockefeller. Incontrarla di nuovo, e incontrare Alex di nuovo, è un segno de destino. Stare con Sophie è divertente, non è nemmeno pesante e non sembra un lavoro. È gestire il padre, che è difficile. Mascherare l’attrazione fisica che entrambi provano, diventa dopo poco impossibile. Thea è tutto tranne che la donna dei sogni di Alex. Alex è tutto, tranne quello che cerca Thea in un uomo. Da poco single, ha lasciato il fidanzato dopo averlo scoperto con un’altra. Per lui Thea ha abbandonato il college, si è trasferita dall’altra parte del paese dopo aver girato gli Stati Uniti insieme a lui. Trovarsi di nuovo a 25 anni sola e senza uno straccio di titolo di studio, la spinge a non chiedere aiuto ai genitori, per non dar loro ulteriori delusioni. La proposta di King arriva infatti al momento giusto, ma il confine datore-lavoratore viene presto meno.


Stava per uscire dal mio bagno, ma il mio bracciò scattò in modo autonomo verso di lei; le afferrai il polso e la trassi a me. Non avevo nulla da dirle, ma volevo sentire ancora una volta le sue labbra sulle mie.



Il passato però non ha smesso di perseguitare Alex, e gli si presenta in un metro e settantasei di bellezza latina, pronta a lottare per riprenderselo. Carolina ha chiare intenzioni: vuole rientrare nelle grazie del calciatore e provare a rimettere insieme i brandelli di un amore che è finito da tempo. La presenza di Thea però è parecchio ingombrante, e nonostante le cose tra lei ed Alex stiano andando alla grande, si sente di troppo, e decide con codardia, di abbandonarlo.



Scoprire l’amore, farlo in quel modo, mi colse di sorpresa.
Mi terrorizzava.
Non ero pronta.
Non ora.
Non con lui.



La paura di mettersi in gioco e di non sentirsi abbastanza di lei, e l’ego spropositato di lui allontaneranno i due ragazzi, in un momento delicato della vita di Thea, quando l’unica persona che vorrebbe accanto non è Ryan, il suo ex, ma il suo re Alexander.
Lieto fine? Decisamente sì. Con una comparsa dal passato…


Forse era il suo sorriso genuino o la sua voce mai troppo acuta, ma c’era qualcosa di rassicurante in lei. E mi resi conto che era ciò di cui avevo bisogno in quel momento.


Lo diciamo a Jenny che non ci piace tanto essere chiamati per cognome? Glielo diciamo. Ma è colpa del mio prof delle superiori, quindi di per sé è un mio problema. King non è solo un cognome ma uno stile di vita: lui infatti, è il re del suo universo. È un personaggio che ha perso molto, ma che cerca di nasconderlo in relazioni di una notte, nella sgarbatezza e nel poco tatto. In realtà è forte lo sgomento che prova nel sentirsi attratto da Thea, che dista dal suo tipo ideale. Affrontare il fatto che non si possa giocare con l'attrazione lo mette in crisi, e così accade per lei. Da un lato vorrebbe esternare quallo che prova per lui, dall'altro lo destesta per come si comporta, e per come la tratta. In molti commenti sul libro, scherzosi, ho letto che il protagonista maschile sarebbe da prendere a schiaffi. In un certo senso sì, ma penso che il suo comportamento sia semplicemente dettato dalla paura di perdere ancora una persona importante. Nella sua condizione infatti, deve pensare per due: sarebbe dura anche per Sophia affezionarsi ad una nuoa donna del padre, per poi vederla sparire da un momento all'altro. Una cosa che ho amato moltissimo di Alexander è il fatto che per sua figlia scende dal piedistallo per diventare un padre amorevole, severo quando serve, ipocondriaco e premuroso. Sophie è la purezza di un amore passato, è frutto di quello che ha perso e che crede di non poter più riavere. Incontrare Thea, condividere sprazzi di vita quotidiana con lei e vedere come stia così bene nel suo spazio gli fa capire che non tutto è perduto. Che l’amore è imprevedibile, e si nasconde in chi non avremmo mai pensato. Un romanzo diverso, con protagonisti diversi, lontani dai soliti che leggiamo. E queste novità sono belle, anche per noi lettori, che ci troviamo spesso a leggere le stesse storie e non distinguerle. Vai così Jenny!


Purtroppo non posso mettervi il link video della canzone che mi fa pensare a questa storia, ma potete sentirne un pezzettino qui.
Si tratta di King of my heart, direttamente dal nuovo album di Taylor Swift, Reputation.

And all at once, you are the one I have been waiting for
King of my heart, body and soul, ooh whoa
And all at once, you are all I want, I'll never let you go
King of my heart, body and soul, ooh whoa

Sandy

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