Blog Tour - Il nomade, di Jane Harvey-Berrick
Quarta tappa del Blog Tour dedicato a "Il nomade", di Jane Harvey-Berrick, edito Delrai Edizioni. Oggi, per festeggiare il primo anno di "A piedi nudi, a cuore aperto" vi consiglio 7 motivi per acquistare questo libro.
1- Per emozionarvi: la magia del circo fa ancora una volta
da sfondo ad una storia mozzafiato
2- Per sorridere
3- Per innamorarvi, di Tucker e Tera, del loro amore
e della forza di stare insieme nonostante quelli che li intrlciano
4- Per imparare a perdonare
5- Per ritornare in quel fantastico mondo che il circo,
splendidamente raccontato da Jane in modo spettacolare
6- Per capire il concetto di famiglia,
che non sempre è quella che ci è destinata,
ma quella che ci scegliamo, dei nostri amici
7- Perché dietro a questo libro non c'è solo l'amore e la passione di una scrittrice,
ma anche il duro lavoro di un grande editore.
"Il Nomade" è disponibile nelle piattaforme online:
Feltrinelli: goo.gl/XqMh8S
Kobo: goo.gl/xdZA9d
Amazon: goo.gl/cFjoQ5
Come descrivere il romanzo in una semplice parola?
Romantico
.
Titolo: Il nomade
Autore: Jane Harvey-Berrik
Serie: The Travelling Serie #3
Genere: Contemporary romance
Collana: Mira
Pagine: 400
Pagine: 400
Casa Editrice: Delrai Edizioni
Data di uscita: 23 aprile 2018
Costo cartaceo: 16,50 €
Costo ebook: 4,99 €
Costo ebook: 4,99 €
Il mio giudizio: 💓💓💓💓💓
Tucker
McCoy è uno stuntman, il pericolo è il suo mestiere. La vita nomade è
l’unica che ha sempre conosciuto e la sua esistenza si alterna tra
viaggi, esibizioni e donne, tante donne. Ha per tutti un sorriso e una
battuta divertente, non si lascia mai scoraggiare dalle difficoltà,
apprezzando ogni cosa per come viene.
Quando conosce la sorella di Kestrel, il suo migliore amico, non ha idea di dove lo porterà il coinvolgimento emotivo che lo lega a lei. Tera Hawkins è la figlia del senatore, una donna ricca, elegante e piena di talento, che può aspirare a uomini diversi rispetto a lui, con posizioni sociali ben più in vista. Ma lei, TC, è rimasta affascinata dall’animo di Tucker e dai suoi mille talenti, nonché dal suo fascino.
Quando conosce la sorella di Kestrel, il suo migliore amico, non ha idea di dove lo porterà il coinvolgimento emotivo che lo lega a lei. Tera Hawkins è la figlia del senatore, una donna ricca, elegante e piena di talento, che può aspirare a uomini diversi rispetto a lui, con posizioni sociali ben più in vista. Ma lei, TC, è rimasta affascinata dall’animo di Tucker e dai suoi mille talenti, nonché dal suo fascino.
Tutto ha inizio con una notte soltanto, in cui i due si promettono un’avventura indimenticabile di passione, ma spesso l’amore unisce le differenze fino ad annullarle. Come potrà un sentimento così totale e assoluto sopravvivere alla diversità di prospettive future e di stili di vita?
Ci fu un momento in cui promesse, potere e il peso di ogni errore permearono l’aria attorno a noi. Avrei dovuto fermare tutto prima di cominciare, ma lui mi baciò, un bacio così intenso, profondo e bramoso, che dimenticai il mio nome; dimenticai che i miei polmoni necessitavano aria, dimenticai che il sangue doveva arrivarmi al cervello.
I
personaggi di questo libro li avevamo già conosciuti nei due romanzi che lo
precedono: “Il viandante” (trovate la mia recensione qui) e “La viandante”. Se
il primo mi ha catturata tenendomi incollata alle pagine, il secondo mi la
lasciata un pochino delusa. La magia del circo, dei fuochi, e dell’amore di Kes
e Aimee non è intensa come nel primo romanzo, che invece definirlo magico è
quasi un eufemismo.
Tucker McCoy è presente nei libri
precedenti perché è, come Kestrel, uno
stuntman. Esibirsi in piroette spettacolari a bordo della sua motocicletta
è il suo lavoro, qualcosa che non cambierebbe mai per niente al mondo. Il suo
personaggio mi aveva incuriosito fin dai precedenti intrecci, e questo romanzo
è la conferma che non mi sbagliavo. L’ho amato in ogni suo gesto, in ogni sua
parola, in ogni suo sentimento. Tera
invece è la sorellastra di Kestrel,
come si è potuto comprendere nel romanzo precedente. Non farò spoiler, ma
questa è un’informazione che è data sapere per poter comprendere a fondo il
romanzo. Tera è la figlia prediletta, la figlia perfetta, la figlia del
Senatore. Quella ragazza che ha scoperto solo diciotto mesi prima di avere due
fratelli, che ha ventisette anni ma che non è libera di vivere la sua vita.
Venire a conoscenza che Kestrel, lo stuntman più apprezzato, è suo fratello,
mette in discussione la sua stessa esistenza. Ma è di fronte ad un falò, di
fronte a quella che non potrà mai essere la sua famiglia, quella dei circensi,
che il suo sguardo si posa su quello di Tucker. Lui, che ha la fama di portarsi
a letto una donna diversa al giorno. Lui, che è in grado di fare tutto, tranne
che di avere una storia con una sola persona. Lui, che si porta dietro un
fardello che ha un nome preciso, ed è quello di Renee.
Abbandonare
il Tennessee dodici anni prima è stato per Tucker allo stesso tempo deleterio e
indispensabile: non c’era niente, nemmeno l’amore per Renee, a trattenerlo. Suo
padre era morto quando lui era ancora piccolo, sua madre è un’alcolizzata che
si è risposata con un uomo già padre di due figli gemelli. Ma
le loro insistenti chiamate, oltre che a rovinare le giornate di Tucker, sono
portatrici di brutte notizie. La madre infatti, è morta. Lo stuntman vorrebbe
tutto, tranne che riviere il suo passato, ma in sella alla sua Dasy, tornerà a
casa.
Tera,
spinta dall’amicizia che vorrebbe stringere con il migliore amico di suo
fratello, e nonostante l’ira del padre, decide di seguirlo. Il lutto è un
momento che, per quando si voglia far credere di voler vivere da soli, merita
invece la compagnia di qualcuno che possa ascoltare e consolare. Questo è
inizialmente quello che vuole Tara per Tucker, nonostante l’attrazione tra i
due sia molto, molto molto rovente. Ma
questo bisogno e questa necessità di stargli accanto diventano preso un di più:
il desiderio non è fine a sé stesso, e per Tara sarà impossibile non innamorarsi
di Tucker.
Non
ha fatto i conti con sua padre, che da lontano intralcia questa relazione, ma
soprattutto con il passato di Tuck, nelle sembianze di Renee. La ragazza che era il centro del mondo di un Tacker ragazzo,
il primo amore, quell’amore che lo ha
tradito e lo ha spinto a vivere in mezzo all’unica vera famiglia che abbia mai
avuto: quella del circo. Ma se rivedere Renee da un lato lo infastidisce,
dall’altro a causa di una clamorosa notizia che riceve, lo spinge a mantenere
con lei un legame. Questo
fa capire a Tera la bontà dell’uomo che ama la dedizione, e l’affetto che
nonostante le situazioni, rimane lì, e non evapora del tutto.
Quello sarebbe stato un ricordo che mi sarei portato nella tomba: la ruota panoramica, le stelle, Tera che ansimava su di me e l’improvvisa, terrificante, consapevolezza che amavo quella donna incredibile e priva di paura. Non c’erano più dubbi. Avevo provato sempre più insistentemente a non lasciar avvicinare più nessuno a me, ma lei c’era riuscita comunque. Tera mi possedeva completamente, tanto nel corpo, quanto nell’anima, e non c’era niente che potessi fare per cambiare le cose.
Questa è la storia di un ragazzo che non ha
niente, ma che ha trovato tutto. Si è sempre definito un tuttofare, e mai
uno stuntman, e questo mi ha intenerito parecchio, perché mi sono rivista in
Tucker: non riesco a valorizzare quello che sono, quello che gli altri vedono
in me. Lui alza le spalle e dice “sono un tuttofare”, come se fosse una cosa
come un’altra, nasconde le sue qualità. I sentimenti in questa storia sono
stati il filo conduttore per me del libro: la passione di una notte, la rabbia
nelle telefonate dei fratelli, la nostalgia dei tempi passati, l’odio per
Renee, la rinascita dopo il sorriso di suo nipote, e piano piano, in tutto
questo, la consapevolezza di essersi innamorato davvero di Tara. Un sentimento nuovo, diverso da quello
che provava per Renee quando era ragazzo. Di non poterle dare niente, ma di
volerla dare tutto. Questo è il messaggio, tra i tanti, che lascia questo
libro. Tucker e Tera appartengono a due mondi agli antipodi, ma questo renderà
lei ancora più intenta a prendersi quello che vuole, indipendentemente dallo
status sociale.
Ma
la cosa che ho amato davvero tanto di questo libro è la mancanza dell’elemento
che, classico dei romanzi rosa, scatena una separazione per portare ad un epilogo.
Tante emozioni, tanti colpi di scena, che non consentono di staccarsi dalle
pagine. Questo è quello che succede leggendo “Il nomade”. Arrivi a fine lettura
e vorresti rileggerlo ancora e ancora. Il mio giudizio non può che essere
positivo!Tera, le acrobazie, Tera, lo spettacolo, Tera, la notte, Tera, la ruota panoramica, Tera, amore e paura, Tera, Tera, Tera. Troppo, troppo breve, troppo spaventoso per essere compreso.
Jane
Harvey-Berrick è un’autrice di romance contemporaneo e new adult originali ed
emotivamente profondi. Trova la sua ispirazione camminando sulla spiaggia
dell’Oceano, in compagnia del cagnolino Pip. Questo è il terzo romanzo per la
Delrai Edizione e fa parte della Traveling Series composta di tre romanzi.
Jane inoltre sarà presente al Rare 2018 a Roma e non vedo l'ora di incontrarla 💓
La
Delrai Edizioni ha un obiettivo fondamentale, quello di mettersi a servizio
degli autori per la realizzazione di un grande sogno: arrivare ai lettori e
vivere con loro le storie narrate nei romanzi. La nostra casa editrice vuole
ascoltare, capire e così cercare di soddisfare le esigenze prima di tutto dello
scrittore e poi del lettore, verso un nuovo tipo di fare editoria, che si basa
sulla possibilità di creare insieme un patrimonio di passione e volontà che non
si limita soltanto all’aspetto commerciale, ma anche culturale e umano. Per
questo siamo nati e non abbiamo intenzione di arrenderci nonostante le
difficoltà.
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Sandy
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