Recensione "Tutto per te" di Laura Gay

by - aprile 19, 2018

Buon giovedì readers! Oggi vi parliamo di "Tutto per te", il nuovo romanzo di Laura Gay che si può considerare uno spin-off. Ritroviamo infatti Fiamma e Massimo, i migliori amici dei protagonisti di "Mille notti di me e di te". Volete scoprire cosa succederà tra di loro? Continuate a leggere la recensione!



Titolo: Tutto per te
Autore: Laura Gay
Serie: Stand alone
Genere: Contemporary romance
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Data d'uscita: 22 marzo 2018
Il mio giudizio: ❤️ ❤️ 
Trama:



Il giorno del matrimonio della sua amica Eva, Fiamma finisce a letto con Massimo, un affascinante agente letterario. Nessuno dei due vuole iniziare una storia, tanto più che si tratterebbe di una relazione a distanza: lei a Genova, lui a Milano. Le loro vite prendono quindi strade diverse, finché Fiamma non si presenta nell'ufficio di Massimo per dirgli che è incinta. All'inizio lui la prende male, chi gli assicura che quel figlio sia suo? Ma poi, riflettendoci, pensa di poter sfruttare la situazione a proprio favore: suo zio da tempo lo assilla perché si sposi. Massimo allora propone a Fiamma un accordo: lui la sposerà, riconoscerà il figlio in arrivo, ma lei si accontenterà di un matrimonio di facciata, in cui ciascuno di loro conserverà la propria libertà. Lei accetta e così i due partono alla volta dell'Inghilterra, per raggiungere i parenti di Massimo. Quello che Fiamma non sa è che la famiglia che sta per incontrare ha origini aristocratiche ed è tutt'altro che ben disposta ad accoglierla...
Si sentiva impotente davanti a lui, priva di qualsiasi forza di volontà.
Fiamma è una ragazza indipendente con dei genitori che non si sono mai curati di lei. Lavora come cameriera e ama divertirsi. Nonostante all'apparenza sia frivola, è una brava ragazza, leale e sincera e forse un po' ingenua. Quando incontra Massimo al matrimonio della sua migliore amica, lo desidera e passa con lui uno spettacolare pomeriggio che le lascerà una sorpresa. Sei settimane dopo infatti scopre di essere incinta e spaventata va da lui, che organizzerà un matrimonio veloce e la porterà a Londra dove abita la sua famiglia. Snobbata dai parenti altolocati di Massimo, Fiamma finirà per fidarsi delle persone sbagliate che pian piano distruggeranno la delicata storia che sta cercando di costruire. Una tragedia e false accuse la riporteranno a Genova sola e disperata. Potrà mai perdonare Massimo? L'amore che ha iniziato a provare potrà salvarli?
Se si era convinta che tutto potesse tornare come prima, si era illusa.

Niente sarebbe più stato come prima.

Niente.
Massimo viene da un famiglia nobile inglese. Si è trasferito in Italia per avere indipendenza e coronare il suo sogno come agente letterario. L'incontro con Fiamma è esplosivo e quando lei gli comunicherà di aspettare un bambino, egoisticamente penserà di poter risolvere i suoi problemi  con lo zio che lo vuole sposato e con prole, sposandola. Non si aspetta certo di affezionarsi a lei, di iniziare a innamorarsi, di provare quelle emozioni completamente nuove per lui. Nonostante tutto quando gli arrivano le voci di una presunta infedeltà non ci pensa molto ad accusarla, allontanandola completamente da lui. Ma quando la verità verrà fuori, saprà farsi perdonare? Oppure arriverà in ritardo per chiedere scusa?
«Te l'ho detto: non ho fretta. Aspetterò tutto il tempo necessario. Ti rivoglio nella mia vita e te lo dimostrerò, dovessi insistere mille anni e altri mille. Non rinuncerò a te, Fiamma. Mettitelo bene in testa.»
La storia prende spunto da uno dei clichè più comuni: dopo una sola notte (in questo caso pomeriggio) d'amore, lei rimane incinta e lui seppur con qualche dubbio la sposa nel più fasullo matrimonio di convenienza, stabilendo le regole per la loro convivenza forzata in cui predominerà la libertà. Ma ecco che i protagonisti iniziano a provare dei sentimenti e tutto diventa più difficile, soprattutto quando il desiderio sessuale tra di loro è tanto predominante. 

Come l'ora segnata da un orologio svizzero, arriva la tragedia, la finta vittoria dei cattivi, un pizzico di litigi e qualche dramma, per ottenere il lieto fine. 
Purtroppo sono del parere che anche un cliché debba essere originale e questa storia non lo è, anzi, risulta piuttosto piatta. Anche la tragedia, i piani malefici dei "cattivi" e i secondi personaggi lasciano l'amaro in bocca, tanto da sembrare inutili, come la risoluzione di tutto il "fattaccio". I protagonisti sono senza carattere: Fiamma dovrebbe essere la nostra eroina ma risulta in effetti una bambina capricciosa che dimentica i torti con un po' di sesso. Massimo che dovrebbe essere un uomo forte, invece si lascia manovrare da tutti come un burattino. 
Onestamente mi aspettavo molto di più avendo letto altri racconti dell'autrice, tra cui un romanzo storico che mi era molto piaciuto, "La contessa delle tenebre". 
Alla fine però rimane l'ottima scrittura della Gay, sempre scorrevole e piacevole, con quella sensualità che non manca mai. 

Alla prossima lettura,
Laura.

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