Recensione "Uno scatto di troppo", di Eveline Durand

by - dicembre 06, 2017

Buongiorno e ben svegliati lettori! Oggi abbiamo una nuova recensione per voi! Uscito il 30 novembre grazie a Delrai Edizioni, il terzo volume della serie "Too Much" di Eveline Durand è una lettura frizzante a allegra e lo stile di Eveline è fantastico: mai banale e coinvolgente, ti porta a sfogliare pagina dopo pagina finché non sei arrivato ai ringraziamenti. E voi avete letto gli altri libri di questa serie? 

 

 
Titolo: Uno scatto di troppo
Autore: Eveline Durand
Serie: Too Much series #3
Genere: Romance Contemporaneo
Data di uscita: 30 novembre 2017
Il mio giudizio:💓💓💓💓

 

 

Una Bonet e un Roche, insieme.
Quattro sorelle e un solo ragazzo.
Quale di loro sarà destinata a stare con l’unico figlio dei Roche?
Da sempre Roche e Bonet condividono ogni evento mondano, comprese le chiassose feste di Natale. Ed è proprio durante una di queste che una giovanissima Juniper sente le crudeli parole del ragazzo che segretamente ama: Tutte tranne lei.
Anni dopo, Juniper è fuggita dal passato e si è trasferita a Brooklyn, diventando una promettente fotografa. Renè lavora come reporter in un noto programma di gossip, Blink Eye. Quando l’occhio della sua insolente telecamera colpisce Simon, il migliore amico di Juniper, i due sono costretti a scontrarsi. Determinata e con la lingua tagliente, lei tira fuori gli artigli e affronta il ragazzo che le ha spezzato il cuore.
Come spesso accade, niente è come sembra, una rivelazione scioccante può sconvolgere i piani. Ma si può dimenticare il vero amore quando esplode l’attrazione?



Divertentissimo! Non so come altro spiegarmi.
Partiamo dall’inizio: io adoro le storie dove i due protagonisti in questione sono amici d’infanzia… E René e Juniper sono… molto più che amici. Da sempre insieme, fin dalla loro fanciullezza, devono la loro amicizia a quelle delle loro vecchie nonne. Ormai sono come due famiglie riunita in una unica: non esiste festa del Ringraziamento o pranzo di Natale che non li veda uniti (anche da canti a squarciagola per animare l’atmosfera). Così René, figlio unico, può vantarsi di avere 4 “sorelle”: Veronica, Juniper e la gemella Delphine, e Anais. Se tutte hanno una cotta per lui? Juni sicuramente sì. Ma lei è il brutto anatroccolo della famiglia, la mora tra le bionde, l’invisibile tra le appariscenti. E non sa che però René l’ha sempre vista, che scampava al suo sguardo per non farsi beccare dalla sua famiglia. Ma dopo 22 anni di sguardi René non ce la fa più. E il giorno del diploma della giovane Bonet rimarrà per sempre nei cuori e nelle menti di entrambi.

«Ma cosa ti prende? Perché ce l’hai sempre con il mondo intero?»
La sua voce è così modulata, così bassa e calda che d’istinto lo pugnalo con gli occhi per difendermi.
«Non proprio col mondo intero. Ce l’ho principalmente con te.»



Ne passano di anni, e Juni si trasferisce a New York, dove fa la giornalista freelance. Sempre sotto il suo stesso cielo, anche René vive nella Grande Mela, dove appare sul notiziario di pettegolezzi più famoso e più seguito. Ed è proprio un servizio inappropriato che rimette faccia a faccia questi due soggetti. René vuole spettegolare su Simon, il coinquilino e migliore amico di Juni, incolpandolo di aver distrutto un matrimonio. Lei si vendica, immortalando alcuni momenti di solitaria intimità del suo reporter…
I legami tra le due famiglie sono ancora saldi, tanto che René può contare sulla complicità di Anais per scoprire dei successi, degli insuccessi e degli uomini della sua Juni. Eh già: può andare a letto con tutte le stagiste del mondo, ma è solo una morettina tutta pepe che riesci a tenergli testa e farlo impazzire. Il loro incontro, dopo anni di sotterfugi e Natali alternati, non è casuale: il cacciatore aveva organizzato tutto, pur di riconquistare la sua Biancaneve. Si sa, da piccole ci innamoriamo dei principi, ma in realtà… 


Vorrei essere la nuvoletta di vapore che esce dalle sue labbra, la cinghia intorno al suo collo sottile. Ancora mi sorprendo di questi pensieri da romantico coglione, ma questa è la mia ragazza, lo è sempre stata, anche se non lo sa nessuno. Neppure lei.



La cosa bella di Juni e René è il loro interagire: non riescono a non stuzzicarsi, anche nei momenti più seri. Sono fortissimi! René proverà in tutti i modi a scalfire il cuore della sua principessa, perché sa che anche lei prova un forte sentimento nei suoi confronti. Una delle cose che li accomuna maggiormente è l’orgoglio: nessuno dei due è mai disposto a cedere ad un compromesso. Ci vorrà lo zampino di nonna Angie a far tremare la terra sotto i piedi e ad avvicinarli un po’.

«Sei l’unica che sa tenermi testa così.» Si slaccia la cintura con deliberata lentezza e si morde il labbro. «Sei l’unica che mi riduce in questo stato.»



René poi nasconde un segreto, un bellissimo segreto che gli fa onore, ma gli ha fatto anche perdere molti anni di felicità. E quando Juni lo scopre… si intenerisce. Le basterà o no la notte successiva per riflettere su tutti i pro e i contro di una possibile relazione con l’uomo che ama da sempre?

Non mi accorgo di essermi avvicinata, finché la mia mano non gli sfiora una ciocca di capelli, seguendo la linea del viso in una carezza. Mi sento vulnerabile e smarrita. Lui apre gli occhi, e mi ritrovo a fissare le sue pupille ambrate. Sono davvero perduta, mi sembra di annegare.



Questa storia è stupenda! La migliore della serie (che ricordo essere composta da altri due libri:
#1 – Una scrittrice troppo bugiarda; #2 – Troppo giovane per me) secondo me! Il POV alternato con me funziona alla grande: adoro scoprire cosa celano i pensieri non solo di noi ragazze, ma degli uomini. Vanno davvero in brodo di giuggiole quando si innamorano? René e Juni sono una forza della natura. I loro battibecchi rallegrano tutta la lettura, e saranno alternati da dei momenti davvero dolci e romantici, anche se non espliciti. L’amore di René nei confronti della sua Biancaneve lo si legge nei suoi pensieri e nelle sue azioni. Juni invece è un uragano che non riesce a resistere al suo primo amore, quello che le ha rubato il cuore.

«E così non hai dormito questa notte?» si prende gioco di me, spavaldo.
Non sa che è irresistibile, col suo maglioncino grigio e quell’aria da bravo ragazzo che non inganna nessuno.
«Ho pensato a te. Contento?» Dopotutto è la verità.



Sandy

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