Recensione - Winter sonata, di Angela Contini

by - maggio 18, 2020



Buongiorno readers e buon lunedì! Oggi vi parlo di "Winter sonata", il primo romance storico di Angela Contini, edito da self e uscito il 30 Aprile 2020. In questo periodo in cui ho incontrato storie poco soddisfacenti, finalmente arriva questo regency pieno di ironia e amore. Pronte per Annabelle e Aidan?




Titolo: Winter Sonata
Autore: Angela Contini
Genere: Historical Romance
Serie: Autoconclusivo
Casa Editrice: Self publishing
Data di uscita: 30 aprile 2020

Inghilterra 1848
Costretto dall'amata zia Maud, Aidan James Rowling, duca di Langley, si imbarca per le Americhe alla ricerca di Annabelle Smith, una giovane sfortunata di cui la zia, mentre era in vita, si occupava. Di certo non si aspetta di trovare una ragazza abbigliata in modo discinto, che cerca di scappare dalla finestra del primo piano di un bordello di New York. Per tenere fede alla promessa fatta alla zia e per ottenere le fabbriche di sua proprietà che ella gli ha garantito in cambio, Aidan, suo malgrado, porta Annabelle con sé in Inghilterra, nell'Hertfordshire, come ospite poco desiderata del suo maniero, convinto che presto si libererà di lei. Ma non ha fatto i conti con l'indomita Annabelle, la quale fa di tutto per convincerlo che, nel bordello, non era affatto una prostituta, ma una semplice pianista. I due, quindi, ingaggiano una lotta a colpi di retorica che li porterà a scoprire molto l'uno dell'altra. Ci sarà un perdente e ci sarà un vincitore. Ma quando la posta in gioco è il cuore, forse, a perdere, saranno entrambi.
Sulle note di una melodia improvvisata, che accompagna l'inverno inglese, Aidan e Annabelle non saranno più così convinti di poter fare a meno l'uno dell'altra, ma troppo li divide: origini, ricchezza e qualcuno che trama alle loro spalle.
«Siete perdonato. Avete un grosso svantaggio e quindi non posso infierire». «Quale sarebbe lo svantaggio?». «Siete un uomo».
Annabelle Smith è un misto tra moralità e sfacciataggine. All'apperenza sarcastica, saccente e per niente ligia alle regole del bon ton, la signorina Smith è una ragazza per bene, che nonostante le difficoltà della vita non si è arresa nè si è venduta. Fa la pianista in un bordello, tra le sua amiche si annoverano delle prostitute e ha camuffato il suo animo fragile con una corazza intelligente che non permette a nessuno di avvicinarsi e che affascina come la più bella tra le dee. Il suo incontro con Aidan, il duca di Langley, non è dei migliori e ha l'impressione che quel borioso e somaro signorotto non possa capirla. Eppure in lui c'è qualcosa che riesce a intravedere dietro ai suoi occhi. Un uomo ferito e disilluso, ma perbene e che tiene fede alle promesse. Può il suo cuore lasciarsi andare alle illusioni dell'amore?
«Solo un bacio, un bacio d’addio, un bacio che metta fine a tutto questo. Prendetevi tutto il tempo che volete, ma lasciatemi l’anima, vi prego, non ho niente altro». «A patto che voi non prendiate la mia». «Mai».«E invece lo farete. Che Dio mi perdoni per questo patto col diavolo!».
Aidan, duca di Langley è un uomo rispettabile. Quando la sua defunta zia tramite una missiva gli chiede un ultimo favore in cambio dell'eredità, non può non accontentarla. E non solo perchè quei soldi gli servono, ma perchè quella strana ragazza lo provoca e lo fa sentire vivo come non gli era mai successo. La signorina Smith non è il tipo di donna che lui cercherebbe. Non è sofisticata, non sa cosa sia il decoro, non riesce a non esprimere la sua opinione. Eppure con un solo sguardo riesce a stregarlo e tutto ciò che credeva esser giusto finisce in un mucchio di cenere. "Ama con passione" era stato il consiglio del padre e solo ora, solo con Annabelle riesce a capirne il significato. Deve solo convincere lei della sua buona fede e del suo folle amore. 
«Non è forse quel sentimento che rende il brutto, bello? L’incapace, capace? L’indesiderato, desiderato? Quel sentimento che ti avvolge piano piano o che ti colpisce all’improvviso, non importa dove tu sia, importa solo con chi sei. È incomprensibile, vero? È inaspettato e ti confonde come non mai e desideri solo che scompaia perché fa male, è tanto bello da far male».
Sarà stata la chiusura in casa, le idee che si affollano, i problemi che si creano anche quando non ci sono, ma da qualche settimana non riuscivo a trovare il libro giusto. Così mi sono fidata dell'istinto e del mio amore per gli storici rosa e ho fatto bene. 
"Winter sonata" è una melodia dolce, straziante, ironica, cinica, dolorosa, allegra. La storia di Annabelle e Aidan parte con un equivoco, con litigi pieni di pregiudizio, mascherati dal sarcasmo, per concludersi con quella dolcezza che solo due anime innamorate riescono a esprimere. I siparietti tra i due protagonisti, spinti dal desiderio e dal tormento, ci fanno sorridere ed è impossibile non metterci fin da subito dalla parte di Annabelle, accusata ingiustamente ma con una mente più sveglia di una volpe, e gioire ad ogni punto che riesce a segnare alla fine di ogni discussione. Questa fanciulla dell'800 che dovrebbe ricamare, prendere thé e stare in silenzio, è invece appassionata e intelligente. 
E se lei è un'eroina moderna, Aidan, il nostro bel duca, il ragazzo con profonde ferite, che il tempo non ha guarito ma solo alleviato, non è da meno. Bello, arrogante ma profondamente innamorato, non può che far sciogliere il nostro cuore insieme a quello di Annabelle. Sarà proprio quel sentimento che gli confonde i sensi a farlo rinsavire, a vedere il mondo con occhi nuovi, a non cercare il rispetto nei salotti altolocati, ma a scegliere prima di tutto il rispetto per se stesso e il suo cuore. 
«Non dire cose come: sei mia. Io non sono di quelle donne che amano sentirselo dire. Che qualcuno sia di qualcun altro implica un possesso che si addice di più a un oggetto che a una persona. Sarebbe meglio dire: tu appartieni a te stesso. Io ti scelgo ogni giorno e ogni giorno scelgo di stare al tuo fianco. Ti sono grata che tu voglia condividere con me il tuo cammino».
Non mancano i farabutti, una cattiva dall'anima di pietra, e dei dolci angeli custodi, sempre dalla parte dei nostri eroi. Un romanzo che non ha nessuna pretesa, se non quella di regalarci sorrisi e sospiri d'amore. Assolutamente consigliato.






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