Lo abbiamo aspettato per un anno, ed ora eccolo qui: Lo Zingaro, l'ultimo romanzo della Travelling Serie di Jane Harvey - Berrick edito Delrai Edizioni. 

Vuoto dentro, il cuore gelido, Zef si rivolgeva a whiskey e droghe per riempire il vuoto che provava. Ora, invece, dopo una condanna e la detenzione, una nuova determinazione cresce dentro di lui: vuole fare qualcosa della sua vita. Da quando è uscito di prigione, ha trovato il suo posto in un circo itinerante e lavora come motociclista acrobatico.
Vive all’insegna della velocità, vive intensamente e non rimane mai fermo troppo a lungo nello stesso posto. Non vuole essere legato a qualcuno o qualcosa. Leale e orgoglioso, le uniche persone di cui si preoccupa sono suo fratello e la sua famiglia circense. Fino a quando una ragazza entra nella sua vita, scappata dal passato per rifugiarsi al circo, e il suo mondo all’improvviso cambia. Zef deve scegliere chi vuole essere davvero e ha davanti a sé una nuova strada, quella dell’amore. 



Dopo aver conosciuto e imparato ad amare Kes e Tucker - impossibile non farlo - ora è il momento di capire cosa affligga il cuore di Zef. 
Di lui sappiamo poco, se non che nei precedenti romanzi non si è mostrato troppo simpatico, e forse per questo che ha incuriosito molti. Me compresa.

Il nuovo romanzo della Berrick si apre con grandi sorprese e grandi novità - che non vi svelerò ma che apprenderete sin dalle prime pagine.
Il circo dove lavorano i nostri stuntmen preferiti sta per spostarsi verso Pomona, dove si terrà uno dei loro più grandi spettacoli che porta sempre un grande afflusso di spettatori.
Con loro, un'intrusa. Si tratta di Sara, una giovanissima ragazza scappata dalla città perché affascinata dal mondo del circa e dall'aspettativa di cambiare vita lasciandosi alle spalle genitori opprimenti, un fidanzato che non la ama e un uomo che si è approfittato delle sue debolezze.




Zef, ex galetto e tossicodipendente, è la persona meno indicata per prendersi cura di una ragazza che si scopre poi essere in dolce attesa. Eppure lei sembra provare una forte simpatia - e quasi ossessione - per Zef, girandogli sempre attorno e cercando ogni scusa possibile per poter parlare con lui.
Quella che nasce come amicizia si trasforma però piano piano in qualcosa di più pronfodo, nonostante Zef sia frenato dal fatto che tra di loro ci siano più di dieci anni di differenza. Lei ai suoi occhi è a tratti una ragazzina, a tratti una donna adulta, e questa cosa lo manda in confusione, non permettendogli di pensare lucidamente e con la giusta concentrazione. Ma si renderà conto con il passare dei giorni che averla attorno gli apiace, gli piace avere contati con lei, gli piace la loro storia - così patonica - anche se sa di non essere l'uomo adatto a lei.

Dal canto suo Sara non bada a tutto questo, non gli interessa che lui sia stato in prigione, non gli interessa che sia molto più vecchio di lei, che sia un circence, che non abbia una casa. Lei è richiamata dal suo animo gentile, che però non la lascia aprire completamente al suo passato e al perché è scappata di casa. Un modo per lei per sentirsi utile sarà quello di fotografare, con passione e dedizione, gli attimi clue degli spettacoli, entrando nel vivo del mondo del circo cercando di traspetterlo ai "campagnoli".
Tra i circensi troverà una famiglia che le vuole bene e che non esiterà a difenderla quando qualcuno reclamerà il suo ritorno a casa. E anche Zef dovrà dare i conti con il suo passato.

Chi ha amato i precedenti libri non può non leggere questo, che nella sua dolcezza e - oserei dire - castità, saprà arrivare ai cuori dei più romantici. Zef appare, in questo libro, completamente diverso dall'attacca brighe che mi ero immaginata: prevale in lui il lato protettivo e generoso, che è una caratterista che gli calza a pennello. Non importa che sia ricoperto di tatuaggi e che faccia acrobazie rischiando di morire ogni volta: prima del suo benessere c'è sempre quello di qualcun altro.
Un personaggio fondamentale è Ollo, che con i suoi insegnamenti farà capier a Zef che anche lui è meritevole di amore, e che nel suo passato - prima della galera - ha ampiamente dimostrato prendendosi cura del fratellino minore, sordo.
Tutti noi ci siamo meritati un ultimo giro sulla ruota panoramica insieme a questa famiglia di circensi che da più di quanto non tolga. Ma tra le risate e la dolcezza c'è anche un attimo in cui ci sentiremo mancare la terra sotto i piedi, e sostituiremo per un istante le lacrime ai sorrisi.