Recensione - Non so perché ti amo, di Mariana Zapata

by - giugno 10, 2019


Non mi sono pentita di aver comprato questo romanzo ad occhi chiusi al Salone del Libro di Torino. Un'anteprima che - mi scuso - riesco però a recensiore solo ora. Si tratta di "Non so perché ti amo", di Mariana Zapata.






Titolo: Non so perché ti amo
Autore: Mariana Zapata 
Serie: Autoconclusivo 
Genere: Sport Romance
Casa editrice: Newton Compton Editori
Data di uscita: 16 maggio 2019


TRAMA 

Jasmine Santos ha trascorso quasi tutta la sua vita sul ghiaccio: è una campionessa di pattinaggio in coppia. Ma ora che il suo partner l'ha scaricata, non ha molte opzioni: per quanto sia talentuosa, il suo caratteraccio è un vero ostacolo a trovare qualcuno disposto a fare coppia con lei. Forse è arrivato il momento di dire addio ai pattini? Quando il campione del mondo in carica, Ivan Lukov, le chiede di diventare la sua nuova partner, Jasmine sa che potrebbe essere un'occasione unica e irripetibile. Il problema è che lei e Ivan non si sopportano e non fanno che litigare da quando sono adolescenti. Se vogliono che la coppia funzioni, devono provare ad andare d'accordo... o almeno a cercare di non uccidersi durante gli allenamenti. Perché il pattinaggio è una questione di fiducia ed è impensabile vincere una gara senza fidarsi l'una dell'altro. Se Jasmine vuole davvero tornare in pista, dovrà rimettere tutto in discussione. Persino il suo odio per Ivan.


Mi mancava da morire. Gareggiare, pattinare per uno scopo. Nell’ultimo anno, mi ero sentita come se mi avessero portato via una parte di me senza il mio consenso, una sera, all’improvviso. E da allora, ogni sera, aspettavo che me la restituissero. Ma non era ancora successo.


Il primo grande amore di Jasmine, che a volte sorpassa l'amore per la sua famiglia, è il pattinaggio artistico su ghiaccio. Aveva appena tre anni quando ha indossato i pattini per la prima volta, e da quella volta non li ha più tolti. Ora, a ventisei anni, si sente una fallita. Ha abbandonato il pattinaggio singolo puntando su quello a coppie, sperando invano di ottenere dei risultati. E quando il suo compagno le ha chiesto un periodo di pausa, che tradotto in gergo non significa altro che un cambio partner, il peso delle decisioni sbagliate del passato, e del senso di colpa nei confronti delle spese che ha dovuto sostenere la madre in tutti quegli anni senza vedere un risultato che potesse renderla orgogliosa (classificandola come pattinatrice di serie B), schiacciano il cuore di una Jasmine che continua a rifugiarsi nel freddo palazzetto, che sembra essere l'unico posto in grado di scalderle il sangue nelle vene e darle quell'energia che non ha perso in tutti quegli anni. 
Riprendere a pattinare, da sola e senza allenatore, significa ricominciare i bagni nel ghiaccio, gli ematomi da curare, lo stress, il lavoro come cameriera, la famiglia da non trascurare, i nipoti con cui giocare. Tutto questo sulle sue spalle, con l'unico vero obiettivo di non deludere la sua famiglia. 

Dall'alto delle gradinate però, Galina, la sua vecchia allenatrice, non smette di guardarla, di ammirare come scivola nel ghiaccio come se fosse il suo elemento naturale. La osserva, e silenziosamente, continua a puntare su di lei. 
Quelle gradinate però non sono occupate solo da Galina: ad ammirare la spettacolo che Jas imbastice nei suoi allenamenti c'è anche lui, il suo acerrimo nemico: Ivan Lukov
Un uomo da molti titoli mondiali, che sembraprovare una vera antipatia nei confronti della migliore amica di sua sorella: eppure non ha altra scelta che chiederle di essere la sua partner. 
Un anno in cui dovranno condividere la stessa aria, sette ore al giorno per sei giorni alla settimana. Un anno in cui dovranno cercare di andare d'accordo, nascondendo i dissapori al di fuori del loro campo di battaglia vero e proprio. 


«Non ti odio», ripetei, ricambiando il suo sguardo, sebbene Ivan fosse già tornato a guardare la strada. «Perché lo pensi?»
«Perché mi hai detto “ti odio”». Ivan sbatté le palpebre.
«Non significa che ti odi davvero. Non ti facevo così sensibile. Non mi piaci, ma non è che proprio ti odio».
La sua risatina mi infastidì. «In realtà, non me ne frega niente se mi odi».
Alzai gli occhi al cielo. «Allora diventiamo amici, va bene, anche se non me ne potrebbe fregare di meno», dissi, rendendogli il favore.
«Quindi?».
Insisteva con quella storia? «Quindi cosa?»
«Quindi sì o no?».
Sì o no? Mi stava chiedendo se volessi diventare sua amica quando non capivo il motivo del suo interessamento e, soprattutto, quando sosteneva che non gliene fregava niente? Che voleva da me? Era così che la gente normale faceva amicizia? Non ne ero certa. E io, ce l’avrei fatta? Tutti i miei amici risalivano all’epoca in cui ancora mi fidavo delle persone.
E Ivan?
«Insomma…».
«Se pensi di non farcela…». Ivan si zittì e scrollò le spalle.
Se pensavo di non farcela…
Merda.
Mi voltai verso di lui, ma il suo volto rimase impassibile; continuò a guardare la strada. Mi sentivo… strana. «Cosa comporta diventare amici? Dobbiamo fare qualcosa di particolare o…».
«Non lo so», fu la sua inaspettata e brillante risposta.


Il loro sarà un nuovo modo di conoscersi, di approfondire quello che Jas sa di lui da quello che gli racconta la sorella, di imparare quale sia il suo gusto preferito, di essere semplicemente amici. 
Una novità per Ivan, che è sempre stato idolatrato e mai apprezzato per la persona che è. Diverso da quello che dipingono i giornali. Coma andrà a finire tra loro se impareranno a conoscersi e non strangolarsi ogni volta che si vedono? 
Cosa succede, se diventano amici? Se lui è capace di restituirle quello che le è stato portato via?

Non avevo letto il precedente libro di Mariana, che dopo aver letto questo mi è stato un pò sconsigliato. Pare che lo slow burn sia una firma dell'autrice, ma io l'ho trovato necessario per capire davvero l'evolversi di un odio radicato nel profondo. E quello che ne esce è che nè Ivan nè Jasmine si conoscevano davvero.
Il lavoro di squadra li costringerà, caduta dopo caduta, a fidarsi l'uno dell'altra, cosa tutt'altro che semplice per Jasmine. Ma quando Ivan mette da parte la prepotenza per mettere in mostra la sua parte più bella, la sua naturale gentilezza, Jasmine ne rimane in un certo senso incantata. Seppur inizialmente titubante, diventare sua amica è un processo fin troppo graduale e in un certo senso scontato - nel senso positivo del termine. Il tempo che passano insieme permette loro di capire che insieme sono una squadra, una squadra che funziona, e porterà a galla un'alchimia e una passione che non esplode prima degli ultimi capitoli del libro, a mio avviso i più belli in assoluto. 
I senrtimenti non sono più costretti da catene autoimposte, batteranno nei loro cuori con la naturalezza che, seppur non sembra, ha caratterizzato il loro rapporto fin da subito. 
Un libro che merita di essere letto, assaporato, ma non aspettatevi grandi acrobazie sui pattini. Da un lato la cosa mi è parecchia dispiaciuta, perché mi immaginavano qualche descizione dettagliata in più. 


«Promettimelo, Polpetta. Sai che puoi fidarti di me», disse. 
La sua non era una domanda ma un’affermazione.
E aveva ragione.

 

Sandy

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1 Comments

  1. Mi e' piaciuto Sandy!Questa storia e' molto bella. Jasmine ed Ivan si conoscono da tanti anni ma si erano sempre beccati senza mai darsi la possibilità di conoscersi a fondo ma nonostante i loro battibecchi fondamentalmente nutrivano rispetto l'uno per l'altra ed è così in virtù del loro passato che danno inizio ad una bellissima storia. Sulle prime battute mi è venuto in mente Vicious Ho associato a lui in modo indisponente in cui Ivan si poneva nei confronti di Jasmine ma il loro rapporto subisce pian piano una metamorfosi che mi ha portata ad incollarmi alle pagine del libro. Ivan e Jasmine diventano un'ottima squadra anche perché Ivan ingentilisce i suoi modi mostrando la sua vera natura e Jasmine ne resta conquistata sempre più, riponendo la massima fiducia in lui, durante le prove sul ghiaccio riescono a fare faville e così diventeranno una squadra che funziona. Mi e' anche piaciuto, come hai ben sottolineato tu, che la loro storia evolvesse pian piano e si trova a bocciare nella passione solo negli ultimi capitoli , anche questo è un punto che mi è piaciuto. Concordo con te:è un libro che merita di essere letto

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