Recensione - Pagine che profumano di te, di Alessandra Cigalino

by - maggio 24, 2019



Ringraziando la HarperCollins per l'invio della copia, vi lascio la mia recensione sul nuovo romanzo di Alessandra Cigalino, primo della serie Gossip Love, dal titolo "Pagine che profumano di te". 



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Titolo: Pagine che profumano di te
Autore: Alessandra Cigalino
Serie: Gossip Love, #1
Genere: Contemporary Romance
Casa editrice: eLit, HarperCollins 
Data di uscita: 2 maggio 2019





TRAMA

Come uno scrittore alle prese con il blocco da pagina bianca, Marcél Delani non riesce a capire come conquistare il cuore di Candy, che l'ha colpito e affondato con una occhiata e il suo profumo così particolare. Quando però si accorge di agire e pensare come uno dei protagonisti maschili dei suoi romanzi d'amore, trova anche il modo per superare l'impasse che lo blocca: tratteggia nella mente la scena perfetta per conquistare il cuore della protagonista femminile, e poi la realizza davvero. Ma riuscire a farsi considerare da Candy non solo come il suo autore preferito sembra una impresa molto difficile, perché lei, editor di una casa editrice avversaria, sembra voler mantenere il loro rapporto su un piano professionale.
Questa volta per Marcél terminare il suo libro sarà molto più importante che semplicemente scrivere una storia d'amore!

Per me è un primo approccio con Alessandra Cigalino, ma qualche ricerca mi ha portato a conoscenza che nel suo pregresso ci sono altri lavori.
Questa è una storia che - con assoluta sincerità - non mi è dispiaciuta ma non mi ha totalmente convinta.

Candida Carlotta Romanoni, per gli amici Candy, lavora in una piccola casa editrice milanese, cercando di sopravvivere agli Astelli - i suoi capi - e sognando ad occhi aperti leggendo i romanzi del suo autore preferito: Marcel Delani. Scontrarsi proprio con lui all'uscita della metro che la porta al lavoro è una piccola gioia che le permette di spuntare una voce nella lista dei suoi sogni. Se ci mettiamo nel mezzo che il vento le fa cadere il foulard, e che è il nostro principe scrittore a raccoglierlo e restituirglielo, possiamo affermare che Candy si trovi davvero nel mondo dei sogni.

Marcel, rimasto ferito in un incidente stradale, occupa gran parte del suo tempo nello scrivere i suoi romanzi d'amore, destreggiandosi anche nella gestione dell'impresa cosmetica di famiglia, l'Adelaide, dal (secondo) nome di sua madre. Quando vede Candy per la prima volta ne rimane ossessionato: dai suoi occhi, ma soprattutto dal suo profumo. Quella cosa di così intangibile che però si presente sempre come una ventata che lo distoglie dai suoi impegni.
La vita, il lavoro, il destino, li mettono nella stessa strada e nello stesso momento: sarà carino scoprire le dinamiche che portano una fan e il suo autore preferito a superare lo scalino di amici, fino a diventare un "noi" che mostra parecchie difficoltà, macchiate da editor invadenti, ex impiccione e un passato che si porta dietro frammenti dal retrogusto amaro.

Non voglio andare nel dettaglio, perché in realtà fare un riassunto incappando negli spoiler è fin troppo facile. Succedono così tante cose che sarebbe davvero facile anticipare qualcosa che sarebbe meglio non andasse ad intaccare "l'ignoranza" del lettore che deve ancora approcciarsi alla storia. Quando dico che succedono molte cose non scherzo: a volte ho faticato un pochino a ricollegare i fatti, che se da un lato sono connessi tra loro, in altre occasioni li ho trovati sconnessi dal filo conduttore generale della storia.

Sulla veridicità dei personaggi avrei qualcosa da ridire: ovvero, io credo che Alessandra abbia cercato di renderli "due di noi" ma io ho visto una Candida molto insicura da rendere quasi "stancante" questa sua indecisione. E soprattutto, il suo essere così distante dalle protagonista che leggiamo di solito, la rendono troppo, troppo goffa e... quasi irreale. Il fatto che non ci sia un filtro tra i suoi pensieri e quelle che sono effettivamente le parole che escono dalla sua bocca è qualcosa che - in misura eccessiva - un pochino stanca. La sua sbadataggine, se calibrata in misura minore, l'avrei meglio definita innocenza o ingenuità, ma in realtà mi è sembrata un'esagerazione sottolineare questo lato del suo carattere che spesso prende il sopravvento. Frasi come "Ommioddio l'ho detto davvero?!" sono un pò fuori dalla mia confort zone. E non è qualcosa che si limita a questo libro, ma in generale, quindi non ne faccio una colpa all'autrice, assolutamente. Come la questione del chiamare qualcuno per cognome. Io non lo sopporto proprio , ma quelle sono sempre scelte dello scrittore. De gustibus!
Marcel... non è stato uno dei migliori protagonisti di cui io abbia letto: il suo rasentare la perfezione lo rende... stucchevole. Sdolcinato da morire. E anche per i romanticoni come me può risultare pesante, e pedante. Ha un attaccamento verso Candy che sembra quasi morboso, e non sempre mi è piaciuto il suo comportamento.

L'ho trovata una storia poco "matura" (non banale), mancava quel qualcosa che rendesse i personaggi più... maturi appunto.






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