WAITING FOR RARE 2018 - Per il mio amore, Whiskey, di Kandi Steiner

by - giugno 11, 2018

L'attesissimo romanzo di Kandi Steiner (presente al Rare di Roma del 23 giugno), edito Always Publishing, mi ha lasciato l'amaro in bocca. Si tratta di "Per il mio amore, Whiskey". 



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Titolo: Per il mio amore, Whiskey
Autore: Kandi Steiner
Serie: Non fa parte di una serie
Genere: Contemporary romance
Casa Editrice: Always Publishing
Data di uscita: 7 giugno 2018
Il mio giudizio: 💓💓 e mezzo



Trama


Dal primo momento in cui incontra Jamie, Breck sa che la sua vita non sarà più la stessa. Quel ragazzo dagli occhi ambrati diventerà il suo Whiskey, una irrinunciabile dipendenza. Mese dopo mese, anno dopo anno, errore dopo errore, la loro amicizia si fa sempre più complicata, e la loro attrazione sempre più inarrestabile. Ma cosa fare quando il tempo e le circostanze sembrano essere sempre avverse? Quanto duramente e quanto a lungo una donna può lottare per riappropriarsi del cuore dell'uomo che da sempre le appartiene? Una storia cruda, appassionata e straziante, in cui il destino giocherà a tirare i fili del vero amore, in un turbinio di emozioni. travolgenti. Ci vuole più coraggio ad ammettere di amare qualcuno e di voler lottare per lui, che a lasciarlo andare per soffrire di meno.


Se c’è una cosa che mi piace della mia personalità, è quella di non seguire la massa. Più alla gente piace una determinata cosa, più io la schiferò. Più un libro sarà osannato in tutte le lingue, più mi deluderà. Ed è successo con questa nuova uscita Always Publishing, nella quale riponevo un sacco di aspettative. Vane.


Lui, Whiskey, all’anagrafe Jamie Shaw è il principe azzurro che quelli della Disney non sono niente in confronto. Dolce, amichevole, simpatico, romantico e tenero. DOVE LO TROVI UNO COSI’?
Lei, Breks, per tutti solo “B”, non so come definirla. Più e più volte durante la lettura avrei voluto sbattere la testa… Come si fa a essere così… così… non trovo nemmeno le parole.
Partiamo dall’inizio: complice una corsetta per mantenere fisici statutari, B e la sua migliore amica Jenna (furba) si scontrano con Jamie. Occhi color del Whiskey (da qui – anche, ma non solo- il suo soprannome), fisico da fare invidia a Mariano Di Vaio, capelli lunghi davanti al viso e sorriso da marpione. Insomma, perfetto. Lei, bellissimo mix di due culture, occhi grigio brillanti, carnagione caffelatte e lentiggini irlandesi. Non una che trovi ovunque insomma. Ma, la sua best è più bella, più carina, più simpatica e cheerleader. E si accaparra il bel fusto senza problemi.

Io l’avevo visto per prima, ma non importava.
Perché lui aveva visto lei.

Ma lui, il caro Jamie, adora passare il tempo con B, adora surfare con lei, parlare, ascoltare musica classica, fare lunghi giri in macchina e andare a vedere le partire dove la fidanzata sgambetta a destra e sinistra. Eppure non riesce a smettere di guardare la ragazza che è seduta al suo fianco. B.

Il romanzo inizia parlando di loro due al liceo: Jamie è all’ultimo anno, B al quarto. Jamie partirà per un college in California, studierà economia, tornerà, diverrà socio del padre nel suo studio di commercialista, avrà moglie e figli. Questo è quello che sogna. B, non ha sogni, non sa cosa vuole, sa solo che ha un rapporto contrastante con i genitori a causa di un vecchio incidente successo alla madre, del quale lei non avrebbe dovuto mai sapere nulla. Non lo ha detto a nessuno, ma con Jamie è diverso, con lui apre il suo cuore e le spiega perché odia il suo nome, non vede mai suo padre, e non parla troppo con la madre. Jamie, che vuole essere il suo migliore amico. Jamie, che alla fine dell’estate partirà per il college. Lo stesso Jamie che lei per un anno non ha stalkerato sui social e che si ritrova nel college che ha scelto pure lei (io non sono una che stalkera, ma davvero? Non ha mai mai mai dato un occhio alla bacheca del ragazzo di cui - pur ancora non sapendolo - era innamorata?).
Quando il destino li fa incontrare B è fidanzata con Ethan, un papabile vice rappresentante del corpo studentesco, con le idee ben chiare del suo futuro. Nel suo futuro, seppur giovane, lui vede B al suo fianco, oltre che una carriera politica. In sostanza, tutti i personaggi tranne Brecks hanno le idee chiare su quello che vogliono essere. Lei di certo ha solo la sensazione che le da il Whiskey (Jamie) ogni volta che lo vede. La morte improvvisa del padre, dopo soli sette mesi lontano dalla Florida, la costringe ad abbandonare la California per tornare a casa, dove per tre anni non avrà contatti con Jamie. Tre anni… nel giro di poche pagine. E non dimentichiamo che lui ogni anno la chiama il giorno del suo compleanno e lei non risponde mai. Mah.

Passa il tempo, e troviamo una Brecks pronta a fare le valige ed andare a Pittsburgh, per iniziare la sua nuova vita e il tirocinio in una grande casa editrice. Ma pochi giorni prima di partire, seduta allo sgabello del bar, vede Whiskey, e di nuovo quella sensazione di sbronza si impossessa di lei. Lei non si mette in discussione, seppur lui la supplichi di stare insieme. LUI VUOLE STARE CON B, anche instaurando una relazione a distanza. Lei vuole stare con lui ma decide di partire comunque, e "amici come prima". Dopo la morte del padre (son passati tre anni) ha bisogno di riscoprire sé stessa e non può farlo con Jamie attorno. Perciò parte, dopo una notte d’amore che poteva dare inizio al loro “noi” tanto agognato dal lettore. Non illudetevi. Si sentono tuti i giorni, si perdono, si ritrovano, per poi perdersi di nuovo perché Jamie, dopo altri due anni… si sta per sposare. Ha messo una pietra sopra al suo passato, ha smesso di aspettare B. Fatto bene ragazzo mio, non so come tu abbia fatto a correrle dietro così tanto.

Un matrimonio che è tutto un programma, perché rimetterà nei giusti binari la storia di Jamie e Brecks. Si amano, questo è certo, ma il tempo è tiranno. Quando Jamie dice a B. di aspettarlo, lei lo asseconda. Lo aspetta, lo aspetta, lo aspetta. Ma lui non arriva mai. E passano altri due anni, lei sta per andare a convivere con il suo futuro e lui… torna.


Capite? Si rincorrono fino all’ultima pagina. Lui è un personaggio che mi è piaciuto molto. Lei, l’avrei presa a sberle non poche volte. dove lo trovi uno che ti dice:


«Ma ora mi dici che ancora non ci siamo, che non è ancora il momento giusto. Non potevi stare con me quando eri a pezzi e ora che ti reggi sola con le tue forze, non puoi comunque stare con me. E se non ti posso avere quando stai male e non ti posso avere quando stai bene, allora quando? Quando arriverà il momento giusto per te per smettere di combattere quello che c’è tra noi e lasciarmi entrare nel tuo cuore?»


Perché non te lo tieni stretto? Perché cerchi qualunque scusa per allontanarlo da te? Perché non ti fai amare come meriti? Perché non gli doni l’amore che si merita?


È una lettura stancante, sfiancante e frustrante, osannata nel web ma che io ho trovato ridicola. Non mi ha lasciato nessuna emozione, mi ha solo spinto a chiudere il libro preferendo studiare su quelli dell’università. Che in sessione estiva è un delirio… Non so se sono io, ma questo libro per me è stato un fiasco. Ho letto che, in lingua originale, è scritto molto bene: la traduzione italiana non è il massimo, e forse questa mi ha reso noiosa e traumatica questa esperienza di lettura. Ho sentito parlare molto bene di questa autrice e spero di poter leggere ancora sue storie, nella speranza che mi facciano dare un giudizio più positivo di questa prima prova.


Sandy


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