Recensione - Un adorabile bugiardo, di Lauren Rowe

by - giugno 29, 2018

Uscito prima dell'Evento Rosa per eccellenza (il RARE18ROME) che si è svolto lo scorso weekend, "Un adorabile buguardo" è il primo della serie Morgan Brothers (nonostante in lingua originale sia il secondo), edito Newton Compton. Un libro meraviglioso, perché meraviglioso è il suo protagonista: Capitano Morgan, per gli amici Torta al Rum. Preparatevi perché i soprannomi da imparare sarano tantissimi...




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Titolo: Un adorabile buguardo
Autore: Lauren Rowe
Serie: Morgan Brothers #2
Genere: Contemporary Romance
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Data di uscita: 21 giugno 2018
Il mio giudizio: 💓💓💓💓💓



Trama

Non è andata proprio come mi aspettavo. Di solito il colpo di fulmine non si trasforma subito in odio. Ma è proprio quello che è successo quando l’uomo affascinante e sexy che ho conosciuto in un locale si è rivelato un bugiardo senza un briciolo di buonsenso. Mi ha persino chiamato sociopatica… Adesso, tre mesi dopo, per una serie di eventi assurdi che non avrei mai potuto prevedere, vengo a sapere che il mio capo sta per sposare la sorella di quel cretino, alle Hawaii, e io dovrò fare buon viso a cattivo gioco per un’intera settimana, se non voglio rischiare di perdere il lavoro. Dovrò fingere di non averlo mai conosciuto. Anche se lo odio. Vorrei solo che il cervello spiegasse al mio corpo che è un bastardo. Perché, ogni volta che mi lancia uno di quei sorrisi irresistibili, devo fare appello a tutto il mio autocontrollo per non saltargli letteralmente addosso…



Se questo è l’inizio, voglio tutti i libri di tutti i fratelli Morgan. Esilarante è dir poco. Questo libro entra di diritto tra i miei preferiti (allungando la lista di un’altra tacca). Ero decisa a comprarlo ad occhi chiusi al RARE, ma per mancanza di copie mi sono accontentata dell’ebook: poco male, quel che conta è che sicuramente lo acquisterò in un futuro.

«È vero, fratello. Apri gli occhi. Hai una carriera brillante con la quale guadagni come uno sceicco. In più, oltre a quel bel faccino, hai i tatuaggi più fighi del mondo e quel fare perenne da “adesso ti scopo”. Nessuna riesce a resisterti. Aggiungi la passione per il cambio dei pannolini sporchi e qualsiasi donna sarà pronta a tutto pur di averti».

Ryan Ulysses Morgan è… RUM. Romantico, unico, maledettamente perfetto. Affascinante e disinvolto, quello che vuole con tutto sé stesso è trovare la donna della sua vita e smettere di essere un eterno ragazzino. Per quello infatti gli bastano i suoi fratelli minori. Olivia però non è la donna giusta per lui, e dopo averla scaricata non esiste niente di meglio al mondo che rilassarsi seduto al bancone di un bar sorseggiando una birra per ammazzare il tempo. Ma a volte il tempo, o forse il destino, ci portano nel posto giusto, al momento giusto.
E quel momento, dannatamente perfetto, porta nel suo campo visivo una donna bellissima e perfetta nelle sue curve e nei suoi lineamenti sudamericani. Theresa Rodriguez, da tutti chiamata Tessa, ha deciso dopo un anno passato lontano dagli uomini e dai locali, di abbandonare i panni dell’assistente strapagata e tuttofare di Josh Faraday e di impersonare un’hostess della Delta, accompagnata dalla sua migliore amica Charlotte (che è davvero un’hostess). Giusto per una notte, per lasciarsi andare al brivido di un’avventura senza impegno. Di certo non poteva aspettarsi di trovarsi di fronte Capitano Morgan.

Se non fosse per colpa di un’Olivia arrabbiata che distrugge i piani del dolce Ryan di invitare a cena quella che lui conosce come Samantha (che altri non è che la nostra Tessa), il libro non avrebbe avuto modo di esistere perché è proprio grazie ad Olivia che le strade di Capitano e Samantha si separano. Quello che invece non si separa dalla testa e dal cuore di entrambi è il pensiero reciproco: Ryan non riesce a togliersi dalla testa Samantha, la donna che lo ha ammaliato e stregato non solo con la sua bellezza ma con tutta sé stessa, e Tessa non riesce a fare a meno di pensare a quel giovane dagli occhi adamantini che l’ha fatta sentire da subito speciale.


«Ma dopo averle parlato per due minuti,
mi sono dimenticato di tutte le fantasie da adolescente
e sono rimasto affascinato. L’alchimia tra noi era sorprendente».
«Sì, quanto da uno a dieci?»
«Ottomilasettantatré».
«Porca puttana».


L’ossessione per Samantha spinge Ryan a chiedere aiuto ad un hacker, che con quattro nozioni base (il fatto che abbia ventisette anni, che sia nata in Argentina ma viva a Los Angels, che voli con la Delta e che è del segno zodiacale della Vergine) cerca in ogni modi di trovare l’anima gemella di questo capitano che sta per affondare con la barca dei sentimenti che lo hanno travolto fin dal primo sguardo. Cosa succede però se Tessa è l’assistente del futuro cognato di Ryan e si troveranno a passare la settimana antecedente al matrimonio di Josh alle Hawaii? E ancora, cosa succede se Ryan propone a “Samantha” di essere sua per tutta la settimana con lo scopo di farla innamorare e di raccontarle tutta la verità? Rinunciare è impensabile, accettare inevitabile. Ma i sentimenti possono essere accantonati per amore della sanità mentale?

«Non ringraziarmi se ti amo. Sono nato per amarti».

F A V O L O SO! Questo libro è stato una calamita per i miei ormoni. Era da tempo che non leggevo un libro così. Forte sostenitrice dei maschi alpha, mi sento di dire “Grey, spostati”. Ryan Morgan è la crème de la crème. Dolcissimo, tenero e terribilmente romantico, con quel suo sex appeal (molto, molto sex, e molto molto appeal) ti stende dopo le prime battute. Sarà decisamente colpa degli occhi chiari, che sono il mio punto debole… E Tessa, un gran bel personaggio. Infaticabile lavoratrice, e amica e segretaria leale. Insomma, la perfetta personalità per un Toro come Ryan, che non smette un attimo per lottare per il suo amore. La famiglia Morgan (tutta, dal primo all’ultimo) è fantastica: le mie amiche che hanno letto il libro in lingua originale, sbavando sulla copertina, mi avevano avvisata che per i Morgan è abitudine usare soprannomi… Credevo di dover fare una lista per ricordarli tutti invece mi sono davvero divertita a sentire quali folli appellativi utilizzassero tra di loro. E Capitano è quello che per Ryan calza davvero a pennello. Cinque cuoricini non sono abbastanza per questo libro che mi ha fatto morire dalle risate e che purtroppo… è finito troppo presto. Le pagine si sfogliano con troppa velocità, anche data la brevità dei capitoli, e in un attimo ero all’epilogo! Presto recupererò anche le trilogie precedenti (quelle sui fratelli Faraday) e spero che Newton porti in Italia anche gli altri libri su fratelli Morgan perché la curiosità, se sono tutti anche solo la metà di quello che è Ryan, è tantissima.

«In Moby Dick, Herman Melville chiede: “Dove si trova il porto definitivo donde non toglieremo più l’ormeggio?”. Be’, Tessa, per la prima volta nella mia vita, so esattamente dove sia il mio “porto definitivo”: con te, qualsiasi cosa accada».



Sandy 

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