Recensione - Sacrificio, di Adriana Locke
La mia vita è cambiata per sempre, la notte in cui mio marito è morto.
Mi sono rimasti solo un cuore spezzato, un mucchio di bollette e nostra figlia, Everleigh. Non voglio fare affidamento su nessuno, men che meno su Crew Gentry. È stato il mio primo amore, la persona che mi ha quasi distrutto e l’uomo che mi ha deluso ogni volta che ho avuto bisogno di lui. Quando però vengo travolta da un altro tragico evento, Crew potrebbe rivelarsi la mia unica speranza.
La mia vita è cambiata per sempre la notte in cui mio fratello è morto.
Mi sono rimasti il senso di colpa, un mucchio di errori e poco altro.
Mi prendo cura di Julia Gentry, la vedova di mio fratello, ma anche l’unica donna che abbia mai amato, e della loro figlia. So che lei non vuole il mio aiuto, ma lo avrà comunque. Le devo almeno quello. Quando si trova a dover affrontare un’altra tragedia, e mi viene data l’opportunità di rimediare, la afferro, disposto a ogni sacrificio.
«Sì?»
«Mi amavi?»
Sorrido e guardo dietro la spalla. Quasi le confesso qualcosa che sta covando in un angolo della mia mente da molto tempo. Apro la bocca, ma non riesco a trovare le parole.
Non qui. Non adesso. Non così.
«Ha aggiunto anche che non voleva che io rimanessi incastrato nell’idea della ricchezza. Mi ha raccomandato di essere un uomo semplice, di trovare una donna da amare, un lavoro che non avrei odiato e di godermi le cose belle della vita. E lei, per cose belle, non intendeva auto e orologi.»
Ridacchio e guardo Julia. «Per me è stato troppo. Tu eri nell’altra stanza con Gage e io mi sono incazzato. Non ricordo esattamente cosa le ho risposto, ma aveva a che fare con lei che non capiva chi fossi, che preferiva Gage rispetto a me e che mi stava sbattendo in faccia che ti avevo perso.»
«Non potevi. Eri in un momento difficile, Crew. Le cose succedono per una ragione.»
«’Fanculo. Potevo e dovevo. Non ho mai combattuto per niente di buono, niente che meritasse. Avrei dovuto farlo per te.»
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