Recensione - La ragazza di Roma Nord, di Federico Moccia
Torno in pista con la mia personalissima recensione de "La ragazza di Roma Nord", di Federico Moccia edito da SEM.
Titolo: La Ragazza di Roma Nord
Autore: Federico Moccia
Genere: Narrativa Contemporanea
Casa editrice: SEM
Data di uscita: 5 dicembre 2019
TRAMA
Simone, ventenne romano, sta viaggiando in treno da Napoli verso Verona. Lì c'è Sara, la sua ragazza, che sta frequentando uno stage. L'amore l'ha spinto a farle una sorpresa romantica nel giorno del loro primo anniversario. A Roma sale sul treno una ragazza che si siede proprio davanti a lui. Simone la nota subito per la sua bellezza. Iniziano a parlarsi, e lei si rivela simpatica, originale e intrigante. La sintonia tra i due cresce, ma Simone pensa sempre e solo a Sara e racconta il motivo del suo viaggio. La sconosciuta, colpita dalla sua storia d'amore, decide che non sveleranno i loro nomi né alcuna informazione utile a rintracciarsi. Lei sarà la ragazza di Roma Nord, lui Argo. Quando la viaggiatrice scende a Firenze, si salutano immaginando che sia per sempre ma la vita, si sa, è imprevedibile. Simone, arrivato a Verona, trova Sara con un altro. Tradito e avvilito, torna a Roma e dopo aver ascoltato le critiche e i consigli di amici e familiari che quando ti lasci diventano stranamente i massimi esperti dell'amore, ripensa a quell'incontro sul treno e decide di rintracciare "la ragazza di Roma nord". Ma come può ritrovarla? Se tutto è nato su un treno, la chiave può essere solo una stazione. Simone decide di aspettarla dove lei è scesa, sperando di rivederla. Così Santa Maria Novella, a Firenze, diventa la sua nuova casa. Per Simone inizia una lunga attesa. Ma un gesto del genere non può passare inosservato. La sua storia inizia a circolare sui social, diventando un vero caso mediatico. Tante persone lo avvicinano, colpite dalla sua decisione. Perché quando vedi qualcuno che rompe gli schemi e lotta per il suo desiderio, ti chiedi sempre se conosca la risposta per trovare la felicità. La sua vita piano piano cambia, incontra tanta nuova gente, rivaluta molte cose e chissà se insieme a questa crescita non arrivi anche la ragazza di Roma Nord... "La ragazza di Roma nord" contiene pagine scritte da: Antonietta Cantiello, Fabio Castano, Federica Costabile, Loredana Costantini, Gian Carlo Lisi, Rebecca Puliti, Noemi Scagliarini, Michela Zanarella.
Caro Federico,
quando si tratta di te e dei tuoi libri, alla parola fine c'è sempre qualcosa che mi resta dentro che mi porto dietro per un bel po'. Come la voglia di scrivere queste parole, di renderle la mia recensione, di farle uscire dalla mia testa per vedere se qualcuno, là fuori, si sia trovato nella mia stessa situazione. Ti cerco anche io lettore confuso, come Simone cerca la Ragazza di Roma Nord.
Non voglio perdermi dietro a fare un riassunto della trama, quella la possiamo leggere appena apriamo il tuo libro - che per inciso ho comprato autografato, non sono così fortunata da poterti incontrare a breve-. Vorrei solo cercare le parole giuste per farti capire cosa mi porto dentro.
L'ultima volta ti avevo scritto un papiro lunghissimo dicendoti semplicemente grazie per avermi fatta ritornare ragazzina, regalando a me e a tantissime come me, il finale che abbiamo sempre desiderato.
Non ci sono limiti di spazio e di tempo per l'amore, questo lo sottolinei spesso nei tuoi libri. Babi e Step hanno corso contro il tempo, Simone e Alice contro lo spazio che li ha divisi, lasciandoli ad un bivio: dimenticare e lasciarsi tutto alle spalle, o aggrapparsi alla Speranza?
Ho trovato geniale l'idea di coinvolgere il tuo pubblico a partecipare al tuo romanzo: sai che anche io avevo la mia bella storia, ma non ho avuto il coraggio di inviarla? E mentre leggevo le parole di Simone mi sono resa conto che questa è solo una delle occasioni che ho perso finora. Sono tornata indietro e ho rivisto quello che non ho fatto e che avrei voluto fare. Le emozioni che volevo esprimere e che non ho espresso. Il dolore che volevo condividere ma che mi sono portata dentro.
Un sorriso che avevo pronto sulle labbra, ma che ho tenuto nascosto come un segreto solo mio.
Penso che ognuna di noi si sia sentina una Ragazza di Roma Nord: non tanto per la provenienza geografica, ma perché Alice è "una di noi". Una che legge After ma recita a memoria la prima strofa de "La pioggia del pineto". Una che guarda "Lucifer" - non solo per la trama!- e che va in palestra due volte alla settimana, ma non riesce a rinunciare alla pizza come premio di merito per lo sforzo. Una che ha un quaderno pieno di sogni, pronti per essere spuntati uno ad uno. Una che merita un amore grande ed eterno, proporzionale a quello che si porta dentro, pronto per essere donato.
E' una che, come dici tu "Ci piace da morire vedere che una persona è felice e soddisfatta grazie a noi, perché questa è la nostra vera presuntuosa egoistica felicità, far felice qualcun altro ci renderà più felici di lui" ma appena uno stronzo le taglia la strada si trasforma nella versione più carina e non verde di Hulk. Dimmelo per favore, posso essere anche io, seppur da un piccolo paese della provincia di Pordenone, una Ragazza di Roma Nord?
Io, che con Alice ho in comune... il capitolo 30.
«È vero. Ma le devi voler bene però, devi sempre andare d’accordo con lei, aiutarla, anche se non è capace. Non ti innervosire, devi essere con lei come se fossi io...»
«Sì, mamma, certo. Le voglio bene, cosa credi...»
«Gliene devi volere ancora di più. Ne avrà bisogno.»
Poi Elisa stringe la mano di Alice più forte.
«Ho freddo. Oggi fa proprio freddo.»
«Sì, mamma, certo. Le voglio bene, cosa credi...»
«Gliene devi volere ancora di più. Ne avrà bisogno.»
Poi Elisa stringe la mano di Alice più forte.
«Ho freddo. Oggi fa proprio freddo.»
Sono tornata a sette anni fa, quando era la mia di mamma che troppo stanca mi ha detto "domani devo dirti una cosa" ma che quel domani non è mai arrivato. E allora ho voluto modificare nella mia mente il passato, mai sbiadito, immaginando quello che non mi ha detto ma che ho sempre saputo. Che avrei dovuto crescere ancora una volta troppo in fretta. Che non l'avrei sostituita con la mia sorellina, ma anche avrei dovuto essere quella che camminava davanti a lei per non farla mai cadere. Un vizio che mi porto ancora dietro.
Con Alice non ho in comune la voglia di camminare facendo grandi dislivelli, ma quando vado in palestra e l'istruttrice dal walker dice "iniziamo a chiudere la resistenza, fingiamo di camminare in montagna" iniziano i dolori. E costantemente mi ricordo perché amao il mare. Posso essere, nonostante questo, una Ragazza di Roma Nord?
Penso di non sbagliare troppo affermando che questo tuo libro non sia proprio una storia d'amore, ma che sia più una storia d'amore verso sé stessi. Simone ha capito che un amore a senso unico è nocivo, ma ha imparato tante cose: arriva quando meno te lo aspetti, ti scombussola e ti porta a fare cose che non avresti mai immaginato. Tipo assumere un amico come agente, o preparare Diritto Civile seduto su una panchina di una stazione. Federico, ad averlo saputo prima lo avrei fatto anche io, mi sarei seduta nell'atrio della stazione di Trieste e forse non mi ci sarebbero voluti tre tentativi per passarlo, che dici?
Ultima cosa, poi chiudo. Magari "La Ragazza di Roma Nord" non mi ha emozionata e fatto scoppiare il cuore fino a farmi piangere come era successo con "Tre volte te", ma mi ha scombussolato i pensieri. Mi ha messa in discussione, mi ha fatto vedere da vicino quello che mi manca, quello che vorrei e quello che potrei meritare. Mi ha fatto pensare, pensare tantissimo. E come un fulmine a ciel sereno, l'illuminazione. Mai rinunciare ad inseguire i propri sogni, a catturare i propri desideri.
Una prosa, la tua, inconfondibile. L'armonia delle parole, l'ordine in cui le hai buttate giù, quelle frasi incisive che arrivano dentro. E Simone, narratore di questo disastro chiamato amore, lottatore infausto e vincitore. Siamo tutti un po' come Simone, dobbiamo solo trovare il coraggio dentro di noi di metterci in discussione come ha fatto lui. Di rincorrere la felicità, solo per vederla riflessa nello sguardo di un altro.
La volta scorsa mi ha detto "E' questa la bellezza della scrittura, costruisce ponti con persone che
non hai conosciuto e ti unisce, ti fa dividere con loro le emozioni più
grandi e più belle di questa nostra vita. Grazie Sandy..."
Penso che adesso, dopo questo, siamo un passo più vicini in questo lungo ponte.
Sandy
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