Recensione - Ogni cosa a cui teniamo, di Kerry Lonsdale

by - luglio 06, 2017




 Eccomi qui, finalmente pronta a recensire questa bellissima storia che ho letto in un solo giorno. "Ogni cosa a cui teniamo", di Kerry Lonsdale, edito Leggereditore, è una storia che fa battere il cuore, scendere lacrime e credere che esista una speranza per tutti. Le pagine si sfogliavano da sole, tanta era la frenesia di andare oltre. Un lettura stupenda, profonda, mai scontata, delicata e non banale, che affronta temi difficili da digerire, come il lutto, la difficoltà di rimettersi in gioco ma soprattutto la volontà di cambiare pagina, e andare avanti.






Titolo: Ogni cosa a cui teniamo
Autore: Kerry Lonsdale
Serie: Non fa parte di una serie
Genere: Suspance Romance
Casa Editrice: Leggereditore
Data di uscita: 18 maggio 2017
Il mio giudizio:💓💓💓💓💓









L’aiuto cuoco Aimee Tierney ha trovato la ricetta per la vita perfetta: sposare il ragazzo che ama fin da quando è una bambina, creare una famiglia e poi chissà, un giorno rilevare il ristorante dei genitori. Il futuro che aveva sognato le passa però davanti in un lampo, come strappato dal vento, quando il suo fidanzato James perde la vita in un incidente in barca. Dal giorno in cui la chiesa che avrebbe dovuto ospitare il loro matrimonio è diventata il triste scenario per il funerale di James, Aimee non ha pace. Sa che per rimettere assieme i pezzi della sua vita deve scendere a patti con il dramma che l’ha colpita e far piena luce sulle circostanze della morte di James. Cos’è realmente accaduto quel giorno maledetto, su quella barca? Aimee scoprirà così un abisso di segreti che metteranno in discussione quanto credeva di aver costruito nella sua vita, perché sotto la superficie della sua esistenza forse si nasconde una verità inattesa, che potrebbe liberarla dalle catene del passato o imprigionarla per sempre. Un romanzo profondo, che con tocco delicato esplora le pieghe dell’animo umano.

Ho amato ogni pagina di questo libro. È profondo, toccante, scatena curiosità e voglia di scoprire la verità. Così, si è costretti a girare pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, questa storia, la storia di un cuore ferito, rassegnato, perduto. Aimee è una giovane ragazza che ha due sogni: sposare l’uomo di cui è innamorata da sempre, e aprire un ristorante. James è il suo migliore amico, fin da quando ha otto anni. Insieme hanno in progetto di sposarsi, avere dei figli e “vivere per sempre felici e contenti”. Peccato che il “per sempre” non esista. O almeno, Aimee non vuole più crederci, dal giorno del suo matrimonio, che si è trasformato nel giorno del funerale del suo fidanzato. James, due mesi prima, era infatti partito per il Messico, ma non aveva più fatto ritorno a casa. Ed è al termine della cerimonia che una medium la avvicina, e le dice che il suo James è vivo. Aimee vivrà con questo dubbio, e difficilmente accetterà di lasciarsi tutto alle spalle. La sua casa odora ancora di James, percepisce ancora la sua voce nel vento, che le dice di non mollare. E Aimee si aggrappa a questo, si aggrappa ai ricordi che ha del fidanzato, per provare ad andare avanti, a quell'anello di fidanzamento che non smette di indossare, e che come un tic, continuerà a rigirarsi tra le dita, per sentirlo ancora con lei. Grazie ad un assegno cospicuo riuscirà a realizzare il suo sogno di aprire un ristorante, come avrebbe voluto anche James.
E dopo mesi dal funerale, incontra Ian, un bellissimo fotografo che subito prova un certo interesse per lei. Ma Aimee non riesce a lascarsi andare, perché ancora troppo coinvolta e innamorata di un uomo che non esiste più. 



Lui appoggiò la testa contro la mia guancia, e il suo sguardo corse verso il ritratto del fidanzamento. «Tu e James siete stati insieme per tanto tempo. Capisco come sia duro per te lasciarlo andare. Promettimi solo che non userai la scusa della medium come alibi per non innamorarti di nuovo.» Il suo sguardo mi penetrò dentro. «Perché io mi sono già innamorato di te.»



Sarà grazie a degli indizi lasciati dalla medium che Aimee troverà il coraggio di partire per Puerto Escondido, in Messico, per verificare con i suoi occhi se il suo James è davvero vivo. Ian deciderà di seguirla, pur sapendo che potrebbe rischiare di perderla se il suo fidanzato fosse davvero lì.
Aimee lo vede arrivare, correndo. Si ferma esattamente davanti a lei ma non la riconosce. Eppure lui è così uguale a James. I suoi gesti sono gli stessi, come quando si porta le mani intrecciate dietro al collo mentre pensa. Ma lui si chiama Carlos, è un artista locale. Dipinge nello stesso modo di James ma non è James. Aimee cercherà in ogni modo di riportare in sé il suo ragazzo, riportandolo a casa. Ma quello che lei amava, non è l’uomo che ha di fronte. Perché Carlos non prova nulla per Aimee, perché lui non è James. Il James che avrebbe difeso la sua ragazza dal cugino Phil con le unghie e con i denti. Il James che amava Aimee, che l’avrebbe sposata, e che avrebbe continuato a dipingere quadri creando il giusto blu del mare dei Caraibi per colorare i suoi occhi.
Arriva però il momento in cui Aimee capisce che deve lasciarlo andare, deve lasciarsi andare. È una scelta difficile, ma è l’unica che va fatta.


I suoi occhi, scuri e tempestosi, si tuffarono nei miei. E mi mostrarono il mondo.
«Ian…»
«Ti amo.»
«… per favore, no.»
«Amami Aimee.»
Il mio mondo andò in frantumi. «Non ci riesco.»


È un romanzo che definirlo toccante è un eufemismo. Tocca le corde del cuore nel profondo, attraverso il dolore del lutto, la mancanza di una persona che era la tua vita intera, il tentativo di rinascita, l’accettare che è da soli che si deve capire quanto sia fondamentale ripartire, non affossarsi al passato. Non rovinare il presente, per vivere un futuro. Aimee ha bisogno di diciannove mesi e di un viaggio a Puerto Escondido per capire tutto: segreti, verità, complotti. Ed è lì che lascia il suo cuore: un pezzo al suo uomo, che ha un'altra vita, e un pezzo a quello che la vita, potrebbe restituirgliela.



Il taxi si allontanò da marciapiede e io mi sporsi dal finestrino, per riuscire a vederlo finché non girammo strada e lui scomparve. Fu solo quando raggiunsi l’aeroporto che capii che avevo lasciato andare molto più di James. Avevo lasciato andare anche Ian.


Una lettura tutt’altro che leggera, ma una storia che si legge tutta d’un fiato. L’epilogo mi ha molto rattristata: ho sempre sperato in un finale diverso, e sono rimasta senza parole quando ho letto le ultime pagine, constatando di essere arrivata ai ringraziamenti.



Sandy

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