Recensione - 366, di Naike Ror

by - luglio 21, 2017

Lo abbiamo atteso tanto, non vedevamo l'ora di tornare a Derry. E Naike Ror, anche questa volta, è riuscita a relagarci un'altalena di emozioni a non finire. Ti adoriamo, sappilo. Perciò, a voi la recensione di 366, spin-off della serie R. U. D. E. 






Titolo: 366
Autore: Naike Ror
Serie: R.U.D.E # 2,5
Genere: Contemporary Romance
Casa Editrice: Self Publishing
Data di uscita: 30 giugno 2017
Il mio giudizio:💓💓💓💓💓










Donal sospirò contrariato.
«Senti Isabel.» Sbottò. «Potremmo nasconderci dietro a "Mille altri dieci argomenti da evitare al primo appuntamento", ma la verità dei fatti è che siamo impediti in queste cose. Non…» si fermò alla ricerca delle parole. «Io non sono uno da gesti eclatanti, colpi di scena romantici e, a peggiorare la situazione, ammetto di avere una pessima tempistica negli approcci. Potrei andarmene, certo, però rimarrei con il rimorso di non aver almeno provato a baciarti.» Isabel lo guardava, immobile, silenziosa. Quel discorso era pericolosamente ambiguo. «Se ti dico questo è perché ho come il presentimento che se facessi un passo verso di te, tu potresti urlare e non è la reazione che vorrei provocarti.» Isabel lo guardò ancora. «Ovviamente con questo non voglio dire che ogni volta che mi avvicinerò a te vorrò baciarti, ma stasera l’intenzione era quella e, magari, sapere cosa ne pensi renderebbe tutto questo meno… ridicolo.»
«"Ridicolo"?» Ripeté lei.
«Abbastanza.» Isabel percepì l’imbarazzo di Donal e si sentì per la prima volta al suo stesso livello.
«Hai ragione Donal, siamo impediti.» Si sorrisero. «Non vorrei essere intimorita dalla tua presenza e ti giuro che le mie reazioni sono spontanee. Forse avrei dovuto indossare dei tacchi per sentirmi meno piccola accanto a te.»
Donal tornò a guardarla proprio come prima che lei sgattaiolasse via.
Isabel capì che quello era un momento che non voleva perdere, così, stringendo forte l’orlo del suo cappotto, attese che lui si avvicinasse.
«Sicura che non urlerai?» Le domandò.
Lei annuì.
Lui fece un primo passo, poi un secondo e Isabel chiuse gli occhi. «Respira, altrimenti invece che baciarti mi toccherà farti la respirazione bocca a bocca.» Isabel ridacchiò e finalmente Donal la baciò.
Questa è la favola di Donal e Isabel.





Che io ami questa autrice è assodato ormai. Ho scoperto per caso i primi due volumi della serie R.U.D.E., Ruyle ed Usheen (qui la recensione) innamorandomene perdutamente. La scrittura scorrevole eppure curata, scene crude e altre di una dolcezza disarmante, studio e lavoro che si percepisce dietro ogni pagina. 366 è lo spin off di Usheen, una favola per completare la storia di uno dei personaggi di cui avevamo letto. Ricordate Donal Doyle? DD il migliore amico di Usheen? Quello soprannominato piccolino in contrasto alla sua fisicità? Colui che tragicamente aveva perso la donna che amava in un finale mozzafiato? Ecco la sua storia riparte da qui. DD nonostante passi il tempo è sempre più afflitto per la morte di Wynnie, tanto da sentirsi in colpa ogni volta che non la pensa, tanto da evitare i luoghi che gliela ricordano, tanto da rovinare il rapporto con l’eterno amico. Ed il suo dolore noi lo percepiamo in quel tono burbero, nella barba mai rasata, nei capelli che crescono, nella voglia di vivere in bianco e nero.
Ora prima di parlarvi della controparte femminile, lasciatemi dire che io adoro i personaggi creati dalla penna della Ror. Perché nel bene o nel male diventano indimenticabili, i cattivi sono cattivi, i buoni sanno combattere e tirare fuori le unghie. Avevo apprezzato il coraggio di Daisy, la lealtà di Ryana, ed oggi non posso non amare la combattività di Isabel. Lei è una giovane donna, una madre amorevole, una moglie disprezzata e umiliata. Quando finalmente decide di ribellarsi alle violenze del marito, fugge e arriva a Derry dove inizierà a lavorare proprio per Donal, come cameriera e cuoca.
Solo dopo tanta pazienza da parte dell’uomo che abbiamo iniziato a conoscere, Isabel abbasserà le sue difese e con riluttanza lo farà entrare nella sua vita, cercando di costruirsi insieme un futuro. Ma quando un nuovo incidente nella vita di Isabel sembra poter rovinare tutto, ecco che tornerà la vecchia squadra in soccorso a DD, ed Isabel imparerà di nuovo a fidarsi ed ad amare.

Che altro aggiungere? La storia è intrigante, i ritmi sempre elevati, i personaggi perfetti nelle loro vesti. Naike Ror, come sempre è riuscita a parlare di argomenti delicati con estrema eleganza, come le violenze coniugali che vengono descritte con freddezza, facendoti provare il disgusto per quell’uomo e sentire le urla di Isabel, ma lei stessa alla fine indossa questo dolore come un vestito, abituata ormai a quella vita che seppur ingiusta è quella che ha scelta, o come quando decide di inserire un ragazzino che scopre la sua omosessualità in un ambiente astioso, provocando l’ansia nei genitori. Donal e Isabel hanno sofferto ma nessuno dei due si piange addosso, entrambi combattono, entrambi vogliono vedere cosa riserva loro il futuro dopo tanta sofferenza.
Una storia in cui troviamo tutto e di più: amore, amicizia, genitori invadenti e preoccupati, ragazzini arrabbiati, bambine dispettose che tengono testa ai giganti, gelosia, paure, violenza e speranza. Una bellissima favola. Da leggere assolutamente.
Ps: per le appassionate, vi anticipo un piccolissimo scoop (ho detto che adoro questa scrittrice e che la scoccio in privato?)…..per Natale, forse, potrebbe uscire qualcosina su Usheen. Non so voi, ma io non vedo l’ora di fare l’albero 😃
 


Laura

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