Recensione - Baciami ancora una volta, di Whitney G.

by - luglio 19, 2017




L’avevamo già conosciuta grazia alla sua serie “Splendido Dubbio”, ma Whitney G. stavolta si è superata: Baciami ancora una volta è entrato di diritto nella lista dei miei libri preferiti. Indiscusso. Da sette stelle, come si cita nel romanzo. Ma anche otto, nove… e spero lo pubblichino presto in cartaceo, perché devo averlo,  D E V O! 

 




Titolo: Baciami ancora una volta
Autore: Whitney G.
Serie: Turbolence #1
Genere: Contemporary Romance
Casa Editrice: Newton compton Editori
Data di uscita: 15 luglio 2017
Il mio giudizio: 💓💓💓💓💓💓💓 +









Ci siamo incontrati sotto una nuvola di cliché: un ragazzo incontra una ragazza. Un ragazzo seduce una ragazza. Un ragazzo va a letto con una ragazza. La nostra storia avrebbe dovuto concludersi un attimo dopo essersi salutati per andare per la nostra strada. Ma poi ci siamo incontrati ancora... E nessuno dei due è riuscito ad allontanarsi. Le nostre regole erano semplici.

La nostra passione era scandalosa.  I nostri cuori dovevano essere al sicuro... Ma quando trovi qualcosa di così divorante, di così inebriante e inesorabile, sei pronto a rischiare tutto quello che hai, anche se sei destinato a bruciare. Questi siamo noi. Questo è il nostro amore scombinato. 
 
 
Gillian non ha un bel rapporto con la sua famiglia di neurochirurghi e cervelloni, così, dopo essersi laureata a Boston, si trasferisce nella Grande Mela. In famiglia partono le scommesse su quanto durerà la sua indipendenza a New York, su quanti saranno i giorni che trascorrerà nella città che non muore mai prima di tornare a casa. Diciamo che l’appoggio dei famigliari è praticamente inesistente. Dopo che è stata licenziata dal precedente lavoro (che scopriremo solo alla fine qual era…) Gill trova un altro impiego come donna delle pulizie presso un fatiscente residence. Ma non solo: è anche un’assistente di volo di riserva, ossia la chiamano in caso di necessità e solitamente per viaggi di tratte brevi. A casa ad aspettarla (si fa per dire) c’è Ben, il suo fidanzato da un paio d’anni. Ben e Gill sono uno l’antitesi dell’altro: lui, rampollo di una famiglia benestante e promettente operatore di borsa, lei, squattrinata e con doppio impiego per cercare di arrivare alla fine del mese. Una storia che Gill non riesce più a sostenere. Si vedono sempre meno, a causa dei molti voli che la costringono ad allontanarsi da NYC. Inevitabilmente, Ben, ha necessità di sentirsi appagato sessualmente. Ma cosa sarà mai il sesso con altre donne, senza sentimenti, quando l’unica che ama è solo Gillian?
E poi arriva lui: Jake. Bello, possente, occhi adamatini, pilota. Il fascino della divisa… Vive nell’attico del Residence dove Gill spesso fa le pulizie, facendo di quell'attico il suo rifugio, avendo scoperto che il proprietario non è quasi mai in città. Bagna le piante, arieggia le stanze, completa le parole crociate e riordina la posta per giorno. Una domestica a tutti gli effetti. Si incontrano la prima volta ad una festa, il cui fine serata è oggetto di scommesse tra Gill e Meredith, la sua amica e coinquilina. 20 dollari e colazione se Gillian non si concede ad un uomo, 100 dollari se la fa.
Jake, come ho detto è un pilota, e la leggenda narra che un pilota abbia una donna diversa in ogni aeroporto in cui arriva. Questa è la vita che fa Jake, dopo il divorzio dalla moglie. Nomina le sue avventure in rubrica associandole alle città in cui le incontra. Almeno, finché non incontra Gill. Il loro rapporto sarà semplice: niente domande personali, niente telefonate ed sms che non riguardino il sesso… e solo sano sesso senza coinvolgimenti. Questo è quello che vogliono entrambi. Ma Gill vuole anche l’esclusività.




«Condivideremo i nostri corpi, non le nostre vite». Abbassò la voce mentre mi accarezzava il clitoride con il pollice. «Questo è tutto ciò che posso darti. Non ti darò mai altro».

Fece scivolare l’altra mano sulla mia schiena e mi strizzò il culo. «Ci sono altre condizioni da parte tua?»

«Sì…», riuscii a dire, mentre lui mi strappava le mutande.

«Cosa c’è ancora?»
«Tre cose». Abbassai lo sguardo sulle sue mani mentre si sbottonava i pantaloni e abbassava la cerniera, ma l’inizio della mia frase rimase sospeso per aria quando lo tirò fuori.
«Che stavi dicendo?». Mi sollevò il mento affinché lo guardassi negli occhi.
«Voglio essere l’unica», dissi. «Non hai detto niente sulle donne che hai nelle altre città. Devi promettermi che non le vedrai più».
«Era implicito», disse, alzando gli occhi al cielo. «Ho acconsentito a scopare solo con te fino a quando durerà questa storia, comunque vogliamo chiamarla. Contenta?»
«Sì, molto».


Bocche che si incontrano, lingue che combattono, in ogni luogo possibile, in ogni città immaginabile. Ad ogni scalo comune, ancora prima di salutarsi, Gill e Jake sono incatenati l’uno tra le braccia dell’altro. Il problema sono le politiche della compagnia aerea per cui lavorano: non sono possibili storie tra dipendenti. Faranno di tutto per mantenere la loro lussuria nascosta al pubblico, ma il pilota ogni tanto si fa prendere la mano, e le effusioni che dovrebbero rimanere nascoste, diventano pubbliche, il che è un rischio per entrambi, ma soprattutto per Gill: potrebbe essere licenziata. Le telefonate e gli sms tra i due piano piano lasciano spazio al personale, più da parte di Gill che di Jake, che ogni terza settimana del mese sparisce ed è irraggiungibile. Ma sotto sotto anche a lui piace parlare con lei, visto che le sue sono le uniche telefonate che non evita, gli unici sms e mail a cui risponde. I contatti con la sua famiglia sono infatti (quasi) nulli.




«Gillian, per funzionare tu e io…». Cercai di mantenere la voce calma. «Cioè, perché questa cosa funzioni, qualsiasi cosa sia, devi lasciar perdere e non riparlarne mai più. Non ha niente a che fare con quel che stiamo facendo».

Fece un sorriso sarcastico. «Stai dicendo che adesso sei pronto a continuare, visto che in realtà ti piace parlare con me? Che riesci a immaginare di innamorarti di me?»

«Questo non è affatto amore».
«Ma non è affatto lussuria, allora».
«Allora lo chiameremo solo noi». 


Iniziano a crollare i primi muri che lo stesso Jake aveva costruito. Non avrebbe mai voluto che Gill significasse di più per lui, eppure, accettando questo accordo, in un certo senso aveva firmato la sua condanna. Perché per lui, Gill è esattamente questo. Lei chiede troppe, cerca di carpire informazioni che non riceverà mai, continua a lottare contro l’amore che sente per Jake, che sa non essere ricambiato. Eppure non riescono a smettere di cercarsi, di volersi, e sotto sotto, di amarsi, nemmeno quando saranno otto settimane e una grande forza di volontà a tenerli separati. Otto settimane in cui tutto viene a galla.
I retroscena di questa storia sono esilaranti, mozzafiato e incastrati alla perfezione. Non ci si aspetterebbe mai uno sviluppo simile, e questo ti costringe a continuare, sfogliare, continuare e sfogliare ancora. Ecco perché ci ho messo solo un giorno a leggerlo… perché ne ero completamente incollata! Questa autrice mi era piaciuta moltissimo nella precedente serie, ma qui siamo a livelli super. Cinque cuori non sono abbastanza, per la genialità e la bellezza, la sensualità e la lussuria di questa storia. Adesso attendo con ansia l’epilogo finale, anche se tranquille, la storia non ha un finale aperto.




TURBOLENZA


(sostantivo femminile)

1. Qualità o stato di violenta agitazione o disordine.
2. Moto caotico o instabile nell’atmosfera.
3. Tutto ciò che riguarda noi due.

Sandy 

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