Review Party - Guarda chi si vede! Hello stranger, di Katherine Center
Buongiorno lettori, oggi per voi la recensione di Sabrina per il Review Party organizzato da Newton Compton per il nuovo romanzo di Katherine Center dal titolo "Guarda chi si vede! Hello stranger".
Titolo: Guarda chi si vede! Hello stranger
Autore: Katherine Center
Genere: Contemporary Romance
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Data di uscita: 28 novembre 2023
Autore: Katherine Center
Genere: Contemporary Romance
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Data di uscita: 28 novembre 2023
Sadie Montgomery non può credere ai suoi occhi, è finalmente riuscita a raggiungere il traguardo più importante della sua vita: arrivare finalista al concorso della North American Portrait Society, il premio più ambito da ogni artista del Paese. Ma si sa, il destino ha spesso in serbo sorprese e imprevisti, ed ecco che i festeggiamenti prendono una piega decisamente inaspettata: Sadie si ritrova in un letto d'ospedale, con una diagnosi di cecità facciale, una sindrome “probabilmente temporanea”, o almeno così le spiegano i medici, che non le permette di riconoscere i volti. Non ha perso del tutto la vista, ma adesso il suo mondo è decisamente sfocato. Cupido invece, al contrario di Sadie, ci vede benissimo. E così, mentre la ragazza tenta di coronare il sogno di diventare un'artista riconosciuta e apprezzata, risolvere le beghe familiari e prendersi cura di Peanut, il suo amato cane, il cuore le gioca un tiro mancino e comincia a battere non per un uomo solo, ma ben due. Se la sua vita fosse un po' più a fuoco, forse riuscirebbe a cavarsela... ma il momento non potrebbe essere peggiore. Mentre cerca di salvare la sua carriera, affrontare il passato e gestire i sentimenti, Sadie si rende conto che la felicità si può trovare nei luoghi – e nelle persone – che meno ci si aspetta.
Era come tentare di leggere un libro al contrario.
In un’altra lingua. Non riuscii a entrare nel flusso,
come capitava ogni volta che dipingevo.
In un’altra lingua. Non riuscii a entrare nel flusso,
come capitava ogni volta che dipingevo.
Non c’era alcun flusso. Non mi persi nel momento.
Vi è mai capitato di riporre tutte le vostre speranze, aspirazioni, illusioni, attese, in un unico, singolo avvenimento?
Sadie, laureata in Belle Arti a dispetto delle convinzioni del padre che la raffigurava con il camice bianco da medico, ha trascorso gli ultimi anni della sua vita dividendosi tra la vendita di ritratti per pochi euro, rifiuti da parte di curatori d’arte, concorsi non vinti ed ex fidanzati deludenti.
È finalmente felice e piena di aspettative poiché è stata ammessa al concorso annuale della North American Portrait Society, posizionandosi tra i dieci finalisti su ben duemila partecipanti. Ad attenderla, le sei settimane più importanti della sua vita in cui dovrà portare a termine un ritratto di un volto, per poter conquistare la vittoria e aggiudicarsi un bel premio in denaro in grado di risollevare le sue attuali misere finanze. Non è però così fortunata la nostra Sadie, poiché deve sottoporsi ad un improvviso ed urgente piccolo intervento al cervello che avrà come conseguenza ahimè, una momentanea prosopagnosia percettiva acquisita che altro non è che, per gli ignari come me, la cecità dei volti. Sadie si ritroverà, quindi, a poter vedere nella corretta maniera tutto ciò che la circonda ad eccezione, sfortuna vuole, proprio di quest’ultimi. Questa situazione di impotenza la porterà ovviamente a vivere una profonda fase di sconforto e avvilimento durante la quale non esiterà a gettare la spugna e rinunciare a partecipare alla tanto attesa mostra.
Joe è un ragazzo altruista che si prodiga per aiutare il prossimo ogni qualvolta ne ha la possibilità (motivo per cui, pensate un po', la moglie lo ha lasciato) e che vive nello stesso palazzo di Sadie nonostante, per stessa ammissione di quest’ultima, lei non l’avesse mai notato.
Il destino li fa incontrare e, sebbene l’esordio non sia dei migliori per i vari “traffici” che Sadie attribuisce a Joe su congetture che poi scopriremo essere del tutto errate, i due protagonisti iniziano a frequentarsi. Joe si offre di fare da modello alla disillusa Sadie che proverà ad usare altri sensi, il tatto in particolar modo, per poter portare a termine il tanto agognato ritratto.
Il destino li fa incontrare e, sebbene l’esordio non sia dei migliori per i vari “traffici” che Sadie attribuisce a Joe su congetture che poi scopriremo essere del tutto errate, i due protagonisti iniziano a frequentarsi. Joe si offre di fare da modello alla disillusa Sadie che proverà ad usare altri sensi, il tatto in particolar modo, per poter portare a termine il tanto agognato ritratto.
Il difficile rapporto con il padre, la morte della madre avvenuta all’età di quattordici anni, le incomprensioni con la matrigna e una sorellastra che neanche la povera Cenerentola, rendono Sadie un personaggio per il quale non ho potuto non provare un’immediata empatia e condividere la sua personale disperazione, sperando in un miracolo...
Miracolo che avviene, in un certo senso, poiché la nostra Sadie si salva da sola, reimpostando la propria vita dopo una spiacevole vicissitudine, traendone il meglio per sé stessa, per il suo futuro lavorativo e per gli affetti che la circondano e lo fa nel momento in cui smette di fingere di stare bene, iniziando ad essere onesta col dire la verità alle persone che la circondano ma soprattutto allo straordinario Joe.
Miracolo che avviene, in un certo senso, poiché la nostra Sadie si salva da sola, reimpostando la propria vita dopo una spiacevole vicissitudine, traendone il meglio per sé stessa, per il suo futuro lavorativo e per gli affetti che la circondano e lo fa nel momento in cui smette di fingere di stare bene, iniziando ad essere onesta col dire la verità alle persone che la circondano ma soprattutto allo straordinario Joe.
Un susseguirsi di equivoci vede, al contempo, crescere un sentimento tra i due protagonisti autentico, profondo.
Joe mi aveva salvata così tante volte..e ora lo avevo salvato anch’ io.
Ma provai una sensazione migliore di quanto mi sarei aspettata.
Salvarlo, abbracciarlo, toccarlo, stargli vicino e premere i tanti punti
di contatto del suo corpo scatenarono delle scintille emotive che non avevo previsto.
Ma provai una sensazione migliore di quanto mi sarei aspettata.
Salvarlo, abbracciarlo, toccarlo, stargli vicino e premere i tanti punti
di contatto del suo corpo scatenarono delle scintille emotive che non avevo previsto.
È il secondo libro che leggo dell’autrice e anche questa volta ne ho apprezzato la scrittura ricercata, la trama ben strutturata, un’introspezione finalizzata al miglioramento di sé e, ultimo ma non meno importante, un approfondimento sulla prosopagnosia finalizzato ad una miglior comprensione e identificazione da parte del lettore.
Vi lascio quindi alla vostra appassionante lettura e sono sicura che la Center non vi deluderà.
A presto!
Vi lascio quindi alla vostra appassionante lettura e sono sicura che la Center non vi deluderà.
A presto!
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