Recensione - Il tempo delle seconde possibilità, di Patrisha Mar

by - settembre 09, 2017

Questo sabato è online la recensione dell'ultimo libro di Patrisha Mar, uscito il 26 agosto grazie a Newton Compton Editori. Una lettura da non perdere!





Titolo: Il tempo delle seconde possibilità
Autore: Patrisha Mar
Serie: Non fa parte di una serie
Genere: Contemporary Romance
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Data di uscita: 26 agosto 2017
Il mio giudizio:💓💓💓💓



 

Stefano Solari è un pubblicitario dalla promettente carriera, ma è anche un uomo che ha perso se stesso e che ha un disperato bisogno di rimettersi in gioco e dimenticare. Complici un viaggio di lavoro, un romanzo di Jane Austen e la magica Irlanda, Stefano incontra Caitlin Murphy, la giovane guardiana di un faro, che, nonostante le difficoltà della vita, ha imparato a credere nel destino e nelle seconde possibilità. Fra loro nasce una tenera amicizia, e dopo qualche mese lei viene invitata a Milano, ma proprio quando i due cominciano ad avvicinarsi, il passato di Stefano torna con prepotenza a bussare alla porta, scombinando ancora una volta i suoi piani.





Parole d’ordine di questo romanzo: dolcezza, comprensione, amore. Non rigorosamente in questo ordine, ma le troviamo in tutto il romanzo, descritte con minuziosa precisione. Ho amato Patrisha Mar fin da quando ho letto “La mia eccezione sei tu”, ma stavolta si è davvero superata. Era moltissimo tempo che non leggevo romanzi narrati in terza persona, e se all’inizio ero un po’ in difficoltà, perché spaesata, forse, dal fatto che ho sempre pensato che la narrazione in prima persona fosse molto più coinvolgente, mi sbagliavo. Questo libro, è capace di metterti in discussione, di farti riflettere. Di farti capire che l’essere umano non è in grado di gettarsi a capofitto in una nuova vita se non ha chiuso con la precedente, perché il tarlo del passato è lì, pronto a tornare a farti visita.

Stefano Solari è un pubblicitario che nella vita ha tutto, tutto quello che un uomo possa desiderare: un buon lavoro, con profumo di promozione nell’aria, un sacco di soldi da permettergli una vita agiata, un bell’appartamento e una splendida fidanzata, Alissa, bella da mozzare il fiato e da far invidia alle modelle della New York Fashion Week. Presi entrambi dalla carriera, avevano deciso di fare un passo alla volta, il primo di tutti era quello di sposarsi. Avere un figlio non era nei loro piani, sarebbe stato un intralcio, per il loro promettente futuro. Ed è per questo che Alissa, tenendo all’oscuro Stefano, interrompe la gravidanza, mettendo fine alla vita di quel bambino che Stefano amava già.
Sarà il colpo sordo di una porta che sbatte, e il rumore di chiavi gettate su un tavolino a decretare anche la chiusura del suo cuore, graffiato dal dolore della perdita.


«Dicono che gli uomini non si rendano conto di essere padri fino a che non nasce il figlio. Be’, è una grande cazzata. Io mi sentivo già un po’ padre, sentivo che potevo fare la differenza per quella creatura. Non mi ha detto nulla, vigliacca, non mi ha detto nulla e ha deciso per me».


Ed è proprio nel momento di maggiore sconforto che un pacco inaspettato è lì, sulla sua cassetta della posta. Che sia un segno del destino o no, Stefano non crede a quello che si trova di fronte agli occhi: una copia vissuta di Persuasione, il romanzo di Jane Austen. Pare che qualcuno abbia voluto diffondere il verbo delle seconde possibilità inviando un romanzo, sperando un giorno che la centesima persona che lo avesse ricevuto, glielo restituisse. Un libro che contiene molte note a margine, molte riflessioni, pensieri di stranieri che come Stefano si sono trovati ad essere destinatari di questo pacco. E il destino, beffardo, ha voluto che il centesimo fosse lui. Lui, di nuovo cinico, arrabbiato, deluso. Se questa persona, che lui si immagina essere una sorta di megera, crede nel buono dell’umanità, si sbaglia di grosso. “Non esistono seconde possibilità, esistono solo primi errori, la vita è bastarda e non perdona.” È questo il messaggio che Stefano, preso dallo sconforto e dalla furia, lascia nell’ultima pagina di questo romanzo. Complice un viaggio a Dublino, il giovane metterà in valigia il romanzo, curioso nonostante tutto, di restituirlo al mittente che, chiamiamo ancora in causa il destino, vive a Doolin, proprio in Irlanda.

Caitlin è una ragazza solare, che vive in un faro per portare avanti la tradizione dell’unica famiglia che abbia mai avuto: quella dei suoi nonni. Sua madre è un’attrice, il padre non lo ha mai conosciuto. La vita al faro le trasmette serenità, aria di casa, le gonfia il cuore. I paesaggi, sempre uguali eppure così diversi che la grande vetrata offre, sono la forza che le permettono di andare avanti, giorno dopo giorno. Vittima di un incidente, il suo volto, un tempo bellissimo, si ritrova ora ad essere sfregiato. Ma il passare dei giorni, la sua vita, i suoi amici del paese, la sua determinazione, il suo buon cuore e la sua anima nobile le hanno dato la forza di concedersi questa seconda occasione. Nessuno meglio di lei lo sa. Forse proprio per questo, ha deciso di far girare il mondo al suo romanzo preferito, portatore della parabola delle seconde possibilità. E quando Stefano, il bel turista italiano, si presente alla sua porta, il suo mondo inizia a vacillare. La sintonia che si crea tra di loro, sfocia subito in desiderio, represso da entrambe le parti. Stefano è appena uscito dalla storia con Alissa, e l’ultima cosa che vuole fare è distruggere un essere tanto forte quanto fragile come Cat. Ma passare del tempo con lei è la cosa più naturale del mondo. Lei, questa bellissima donna dai capelli rossi, e dalla pelle liscia sulle guance, ha la capacità di comprendere il pubblicitario senza nemmeno che lui parli. Sono stati fin da subito i suoi occhi, infatti, a far capire a Caitlin che Stefano nascondeva la tristezza, la delusione, dietro un sorriso bellissimo. Sono bastati pochi giorni, per capire che non c’era la volontà di allontanare le loro vite, nessuno dei due voleva aggiungere alla distanza fisica, anche quella dei loro cuori, colpiti da questo sentimento che non ha ancora nome.
Ma per Stefano è tempo di tornare a casa, alla sua vita, fatta di lavoro, incontri occasionali, e cene dalla sorella Sabrina, la sua migliore spalla su cui appoggiarsi. Vittime di un passato doloroso, sono scappati dal loro inferno anni fa, allontanandosi dalla loro famiglia, e aggrappandosi l’uno all’altra. Ma il ritorno a Milano porta con sé la nostalgia dei paesaggi irlandesi, della pioggia che cade come nebbia, creando quella coltre che rende il paesaggio ancora più suggestivo, degli occhi della sua Cat, del suo cuore. Stefano la vuole con sé, almeno per cercare di capire che tra di loro, qualsiasi cosa fosse nato in quei pochi giorni di vacanza, non poteva diventare qualcosa di più.


Doveva vederla nel suo mondo, Milano, nella sua città, e solo allora avrebbe capito che per lei non c’era posto. Tutto si sarebbe sgonfiato come un palloncino vecchio e abbandonato in un angolo della stanza.


Per Cat questo viaggio significa molto più di una semplice vacanza: Stefano le manca, la notte, al faro, si sente sola. Andare a Milano da lui, rivederlo, potrebbe essere troppo per il suo cuore, ma questa è anche la loro seconda possibilità, di poter essere qualcosa di più che due amici che si scambiano messaggi vocali su Whatsapp. Ma il passato di Stefano, torna a far visita, chiedendo un’altra occasione. E lui è combattuto, perché forse è quello che vuole, tornare con Alissa, cercare di perdonarla, capire cosa l’abbia spinta a fare ciò che ha fatto, concederle di nuovo il suo amore. O forse no, forse vuole mettere il suo cuore nelle mani di Cat, donarle tutto sé stesso, amarla come merita. E questo suo essere spezzato lei lo comprende. Lo ha compreso fin dalla prima sera che si sono incontrati. Il suo animo dolce deciderà per Stefano, sgattaiolando dal suo abbraccio dopo una notte d’amore. Cat è innamorata di lui, e il suo altruismo, il suo buon cuore, sanno che lasciargli del tempo decreterà quello che sarà il loro futuro. Ma adesso era tempo di tornare al suo faro, alla sua vita, nella sua Irlanda.


Per Cat era impossibile combattere quella guerra, aveva già perso in partenza. Odiava l’idea di definire la loro relazione una battaglia. Era triste. L’amore non è questo.


Un finale commovente, che merita di non essere svelato. Ripeto, Patrisha stavolta si è superata: questa storia è dolce, sincera, dove ognuno di noi può rivedersi: magari non per i fatti in sé, ma sono certa che al mondo ci sono molte Caitlin e soprattutto molti Stefano. 
Bellissimi i ringraziamenti, dove si può capire che il cuore e l'anima di questa autrice sono tutti nelle parole che ci ha regalato.

Sandy

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