Recensione in anteprima - La verità che non ti ho mai detto, di Kandi Steiner

by - marzo 23, 2021



Amanti de "Per il mio amore, Whiskey" e "La strada dei nostri cuori", oggi ci sono belle notizie per voi: il ritorno di Kandi Steiner nella libreria italiane è - a mio avviso, da non troppo amante dei libri appena citati - straordinario. "La verità che non ti ho mai detto" è il primo libro di una dilogia, ma voglio avvisarvi subito: pensavo che il cliffhanger finale fosse più marcato, più ansiogeno. Invece no, non mi ha lasciato quel vuoto assoluto che necessita di avere il libro successivo sotto mano per SAPERE come va a finire questo idilio amoroso tra Charlie, Cameron e Reese.
Grazie al Team Always Publishing per avermi permesso di leggere in anteprima questo piccolo capolavoro.



TITOLO: La verità che non ti ho mai detto
AUTORE: Kandi Steiner
CASA EDITRICE: Always Publishing
SERIE: What he doesn’t know, #1
GENERE: Contemporary Romance 
DATA DI USCITA: 18 marzo 2021



Il matrimonio di Charlie Pierce, giovane maestra elementare, è sempre stato un’unione felice. Lei e suo marito Cameron si sono amati in modo incondizionato, hanno trascorso la vita contando sempre l’uno sull’altro finché un evento tragico non li ha segnati per sempre.
Dopo cinque anni da quel fatidico giorno, la casa che un tempo rappresentava per loro un luogo magico, pieno d’amore e piani per il futuro, adesso è un guscio vuoto, colmo di silenzi e incomprensioni.
Nel loro matrimonio qualcosa si è spezzato: qualcosa che Charlie desidera ricucire, ma che Cameron preferisce ignorare.
Quando a Mount Lebanon torna Reese Walker, il primo amore di Charlie, sentimenti sopiti da anni si risvegliano improvvisamente nei cuori di entrambi. Reese è in grado di capirla, consolarla, di ricordarle la persona che era un tempo.
Ma Charlie è davvero pronta a smettere di lottare per l’uomo con cui ha sognato tutta una vita insieme e gettarsi tra le braccia di Reese, il ragazzo che le aveva rubato il cuore così tanti anni prima?
Si dice che ci siano sempre due versioni per ogni storia. Ma di alcune, ne esistono tre. Come i cuori coinvolti.

Il capitolo conclusivo della storia, La verità che hai sempre saputo, uscirà ad aprile.


Era la mia Charlie.


Sono cinque anni che Charlie non si sente più a casa in quelle quattro mura che hanno visto nascere e crescere il suo amore per Cameron. Quello che è successo loro anni prima infatti, ha tracciato dei confini nel loro rapporto, un tempo sfumati e ora troppo marcati. La tragedia che li ha segnati, invece che avvicinarli, li ha allontanati sempre di più. Cameron ha trovato rifugio nel suo lavoro, dedicandogli fin troppo tempo, Charlie nei bambini della scuola dove insegna. 
 
Ma quando fa ritorno a Mount Lebanon Reese Walker, in veste di nuovo insegnante di musica della Westchester Prep, per Charlie è come tornare indietro di quattordic'anni, all'ultima volta che ha visto il suo bel vicino di casa, il suo migliore amico, il suo primo amore. Lo stesso ragazzo che di punto in bianco se ne è andato, lasciando la Pennsylvania per inseguire il suo sogno di andare alla Juliard. Tra loro, un bacio in sospeso, quello che avrebbe potuto essere l'inizio di loro. L'inizio di tutto.
 
 
Non sapevo quanto ci avrebbe messo Charlie a capire che meritava di più, 
ma sapevo che non era importante.
L’avrei aspettata.
Avrei aspettato per sempre.
 
 
Il sorriso sul viso di Charlie non è quello che ricorda Reese. Un linea curva senza sentimento, è questo che adorna il viso della donna che ha sempre amato, ma che ha lasciato anni prima. Tra loro cinque anni di differenza che rendevano impossibile la nascita di quel noi che hanno tanto desiderato. Gli occhi di Charlie non brillano più, sono spenti. Ma nei tratti del suo viso Reese può ancora vedere l'animo sedicenne nascosto nel corpo di una trentenne. 
 
 
Ma con Reese non c’erano parole oltre quello sguardo.
C’erano sentimenti.
C’era calore e preoccupazione, desiderio e rifiuto. 
E io ero come una falena attratta dalla luce, 
volevo avvicinarmi tanto da capire quanto bruciasse, come fosse vivere a contatto con quel calore.
Ma sapevo anche che toccarla voleva dire morire.

 
 
Reese rientra nella sua vita come un tornado, come se tra loro non ci fosse stato più di un deciennio di separazione e di perdita. Entrambi hanno subito dei suri colpi al cuore che li hanno resi quello che sono oggi. Anime perdute, incapaci di darsi pace per quanto successo nel loro passato. Accuse che non hanno alcun colpevole se non un destino beffardo e un assassino in libertà. 
Quattordici anni sembrano niente quando i sue si riavvicinano, portando a galla quelel emozioni chhe non hanno mai avuto l'occasione di mostrarsi. Ma i loro occhi non hanno bisogno di parole. Tutto il loro amore è lì, e ora non c'è età che possa dividerli: solo il marito di Charlie. 
 
 
Charlie aveva cinque anni meno di me e nessuno dei due l’avrebbe mai scordato. 
Erano quei cinque anni che ci avevano tenuti lontani, un costante promemoria di quello che entrambi volevamo ma non potevamo avere.
Ora, rispettivamente a trentacinque e trent’anni, la differenza d’età non era più un ostacolo insormontabile e nemmeno un piccolo impedimento.
Ma l’anello al suo dito, con cui giocherellava, faceva crollare ogni illusione.

 
 
Fin da subito l'incontro tra i due uomini è pieno di tensione e gelosia. Per buona parte della storia Cameron sembra il cattivo della vicenda, invece io ho lasciato che anche lui, attraverso i suoi silenzi, parlasse. Si esprime solo nelle note finali, facendoci ben capire che non è stata solo Charlie vittima di quel terribile destino che non li ha fatti diventare genitori, ma nella bolla del dolore c'era anche lui. Anche lui non ha visto nascere i suoi figli, anche lui è stato vittima di quella lacerazione al cuore che ti segna per tutta la vita.  

Charlie prova con tutte le sue forze a ridare vita al loro matrimonio, di onorare le promesse fatte a Dio otto anni prima. Nella gioia e nel dolore, Charlie c'è. Ma Cameron? Il suo passato violento lo ha spinto a diventare una persona molta introversa, e nemmeno l'amore che prova per Charlie, la sua Charlie, sua moglie, è abbastanza forte da far cadere quelle barriere che contornano il suo cuore. La minaccia della presenza di Reese lo spinge a palesare un po' di più quell'amore per sua moglia che sicuramente è lì, ma mi ha spinta a chiedermi se fosse davvero sincero. O se fosse solo un modo per reclamare la moglie come sua.

Penso che nei libri, il concetto di Angst abbia un limite che per rendere la storia indimenticabile, non deve essere superato. Sono la prima a non disdegnare un po' di sano dolore, se rispetta la coerenza della storia. Credo che la Steiner sia stata sublime in questo. Ci ha reso parte del dolore di Charlie e ci ha in un certo senso costrette a soffrire con lei. Ha portato nero su bianco il suo dubbioso amore per due uomini, senza voler essere a tutti i costi una donna compatita e costantemente indecisa tra quello che vorrebbe avere e quello che invece non ha. Fino all'ultimo, sono rimasta incastrata in questo triangolo che non ha nulla di losco da nascondere, ma che ha solo voglia di trasformarsi in una lunga e infinita linea retta. Charlie deve solo capire, ascoltando il suo cuore, quale segmento di quel triangolo desidera abbracciare e unire a sè, diventando una retta infinita. Non so se sia giusto schierarsi in un "team" piuttosto che in un altro: sarebbe molto più facile puntare il dito contro un marito assente e far partire la tifoseria per il primo amore che ritorna in città. Invece credo che questo sia più quel tipo di libro che ti fa riflettere, che porta nero su bianco una realtà che non è poi così distante dal vero. In bilico su un burrone, Charlie deve decidere se fare un passo indietro, dando una seconda possibilità a suo marito, o se buttarsi nel vuoto vestito di passato, entrando come una furia nuovamente nella vita di Reese, che apparentemente nel giro di pochi mesi l'ha resa di nuovo felice.
Lo scopriremo nel prossimo libro, in uscita ad aprile. E io non vedo l'ora di leggerlo ❤


Avevo messo della distanza tra noi, che lui lo volesse o meno.
Non era che non mi fidassi di lui o non volessi essergli amica.
Ero solo troppo confusa, troppo smarrita per stare insieme a qualcuno che, col suo ritorno, aveva riportato alla mia mente tanti ricordi – emozioni dimenticate che non avrei mai più pensato di provare. Stavo cercando di ritrovare l’equilibrio con mio marito, di ritrovare ciò che avevamo perso, di ridare vita al nostro amore.
Era quella la mia priorità.
 






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